Ancora tutto fermo all’ars, il parlamento della Regione Sicilia. I parlamentari dell’Isola sono alle prese con l’analisi della piano finanziario che dovrebbe servire a rilanciare l’economia dell'Isola stessa. Fino a oggi la Sicilia è tra le regioni che crescono meno di tutte, la disoccupazione è alle stelle e la ripresa economica non dà significativi segni di miglioramento. La finanziaria inoltre, resta ancora ferma al palo.

Finanziaria ancora ferma negli uffici dell’Ars

Oggi l’assemblea siciliana ha proceduto all’analisi del documento finanziario con un nulla di fatto.

La seduta infatti, è stata aperta e chiusa subito dopo dal presidente dell’Ars Miccichè. Dentro la Sala d'Ercole dove si riuniscono i parlamentari siciliani vigeva il deserto. Erano presenti solo Gianfranco Miccichè e Totò Cordaro che è assessore al Territorio della Regione Siciliane. La seduta è stata così rinviata alla tarda serata di oggi. Secondo il primo rappresentante dell’Ars Miccichè, che ha parlato ai giornalisti presenti fuori dall’aula, il rinvio è stato deciso perché si sta ancora lavorando alle tabelle del testo. "Io l’ho detto che in questa Assemblea ormai negli uffici non c'è più nessuno, non esistono - ha aggiunto il presidente dell’Ars. - È arrivata l'ora di pensare a nuovi concorsi".

Secondo gli uffici palermitani siciliani le tabelle del documento di controllo finanziario della regione sarebbero fatti di ben 120 articoli e giungeranno in Sala d’Ercole attorno alle 18.00 di oggi. Serviranno alcune ore per far arrivare ai parlamentari tutti i fascicoli e consentire dopo il voto. Termine ultimo per l’analisi della finanziaria saranno le 22 come aveva promesso Miccichè secondo il quale non ci saranno più sedute nel corso della notte.

Secondo Miccichè servono nuovi concorsi all’Ars

La promessa del presidente dell’Ars è stata rinnovata anche oggi. Intanto si restringono i tempi utili all’approvazione della finanziaria che deve essere votata dal parlamento siciliano entro il 30 aprile 2018. Intanto dal parlamento arriva una nuova richiesta di Miccichè: "Servono nuovi concorsi all’Ars", ha detto.

Il presidente dell’Ars non ha gradito il ritardo nella presentazione dei 120 articoli della finanziaria che ha fatto scattare lo slittamento dell’approvazione del documento contabile della Regione in extremis. Sempre se il parlamento siciliano lo approvi.