La 45enne francese Béatrice Huret rischia fino a 10 anni di carcere per aver aiutato a comprare una barca con cui il profugo iraniano di cui si è innamorata ha raggiunto le coste inglesi. Una storia d’amore nata nei campi di Calais che potrebbe avere un risvolto tutt’altro che romantico. Mentre Mokhtar ha ottenuto, grazie anche all’aiuto della sua fidanzata, lo status di rifugiato in Inghilterra e continua a frequentare regolarmente la sua amata, Béatrice deve fare i conti con la giustizia francese. Arrestata nell’agosto del 2016, la donna ha scritto le sue memorie in un libro, che serviranno per preparare l’arringa del suo avvocato di fronte ai giudici del tribunale di Boulegne sur-Mer.

Un’accusa infamante

È stata accusata di traffico di migranti, paragonandola alle bande organizzate che sfruttano le difficoltà e le miserie umane per puro profitto. “Conoscevo benissimo i rischi a cui andavo incontro – ha raccontato Béatrice – e sapevo che per la legge non avrei dovuto farlo, ma mai mi sarei aspetta conseguenze così gravi. Ciò che mi ferisce è che abbiano parlato di “banda organizzata” e sia stata paragonata a quegli sciacalli che offrono passaggi a pagamento, approfittando della disperazione dei Rifugiati che fuggono dalle guerre e dalla miseria”. Una storia molto particolare quella di Béatrice Huret, passata dal sostegno al partito anti-immigranti Front National fino a diventare una romantica eroina che per amore di un rifugiato rischia persino 10 anni di carcere.

Dai campi di Calais allo status di rifugiato in Uk

Era la primavera del 2016 quando Mokhtar decide di attraversare la Manica assieme a due compagni. È giunto in Inghilterra a bordo di una piccola barca, costata appena 1000 euro, assieme ad altri due rifugiati partendo dal villaggio di Dannes, circa 50 km a sud di Calais e a pari distanza dalle coste inglesi.

La “colpa” di Béatrice è stata quella di averlo aiutato a scegliere la barca. “Loro lo sanno benissimo che l’ho fatto solo per amore – ha raccontato la donna – gli ho detto addio quella mattina. Ero sicura che non ci saremo mai rivisti”.

Da sostenitrice del Front National ad innamorata di un profugo

Béatrice Huret è un ex infermiera che votava e sosteneva il partito di estrema destra Front National, così come il suo defunto marito.

La donna, che ora dedica tutto il suo tempo ad aiutare persone in difficoltà, in passato distribuiva volantini per il partito di Marine Le Pen. Niente di più improbabile, quindi, che la Huret e Mokhtar si incontrassero. Ma le loro strade si sono incrociate il giorno in cui Béatrice ha offerto un passaggio ad un autostoppista fino all’entrata della Giungla, il vasto campo che l’uomo condivideva con centinaia di migranti. Scioccata dallo squallore in cui vivevano tutte quelle persone, Huret ha deciso di fare qualcosa. Ha lanciato un appello per raccogliere fondi per aiutare i rifugiati del campo di Calais. Durante le diverse visite al sito Béatrice ha incontrato Mokhtar, uno dei tanti abitanti del campo che si erano cuciti le labbra per attirare l’attenzione dei media.

Questo accadeva a marzo del 2016.

Una storia d’amore nata nella Giungla

“Ci scambiavamo sguardi e talvolta ci facevamo l’occhiolino – ricorda la donna – ma ancora non conoscevo nemmeno il suo nome. Però sapevo già di essermi innamorata di lui”. È stato quando le fu chiesto di ospitare alcuni abitanti della Giungla a casa sua che è iniziata la vera storia d’amore, Makhtar era infatti uno di loro. Camminando lungo la spiaggia da cui il suo amato è salpato per l’Inghilterra a giugno del 2016, Huret ha detto: “La gente dice che la distanza smorza le emozioni, ma non è vero ogni volta diventano sempre più forti. Del resto non ne parliamo. Viviamo giorno per giorno.” Il processo si terrà domani e Huret rischia una sentenza massima di 10 anni di prigione. Lei dice che Mokhtar, un ex insegnante di lingua, ha chiesto l’asilo politico in Inghilterra.