Pietro Sanna, un ragazzo italiano della Sardegna, è stato accoltellato oggi a Londra, Gli investigatori britannici stanno cercando di risalire alla persona che lo ha ucciso ma per ora non sono chiare nè le circostanze dell'accaduto nè l'eventuale movente. La famiglia della vittima è stata avvisata dal Consolato italiano a Londra, che è in stretto contatto con la Polizia cercando di far luce sulla vicenda. Scotland Yard si sta muovendo per risalire alle cause del'omicidio di Pietro, il 24enne figlio di una famiglia di imprenditori turistici, molto nota in Sardegna, soprattutto nel Nuorese.

Le prime indiscrezioni parlano di un ladro scoperto mentre rubava in casa del ragazzo. La vittima risiedeva a Londra da due anni circa e pare che abbia sorpreso l'assassino rientrando nel suo appartamento sito nella City londinese, che divideva con suo fratello maggiore: il ladro avrebbe reagito colpendolo con un coltello ed uccidendolo. Il suo corpo è stato scoperto dal fratello, rientrato dopo di lui. Le notizie arrivano in Italia in modo lento e frammentario e il padre del ragazzo, Graziano Sanna, titolare dell' hotel Scintilla a San Teodoro,è già in viaggio per la capitale britannica.

Un sogno finito male

Pietro si era trasferitoa Londra, dove già risiedeva suo fratello maggiore, da un paio d'anni, per fare un'esperienza di vita e di lavoro.

Non è il primo, e neanche l'ultimo, di ragazzi che partono per la capitali inglese con in testa il sogno di un'opportunità in una delle città più vitali del pianeta. Una storia che purtroppo è finita in tragedia: Londra da qualche tempo è diventata molto pericolosa, e non solo per i ripetuti attacchi terroristici che pare l'abbiano presa di mira insieme alla capitale francese.

La metropoli, centro economico e musicale dell'Europa, ha anche una faccia nascosta, un volto oscuro. Strade poco frequentate, palazzi pericolanti, alloggi di fortuna o sicurezza inesistente, come nel recente caso del rogo che ha distrutto decine di vite nella Grenfell Tower.

Londra è spesso teatro di rapine, aggressioni, accoltellamenti e la criminalità agisce da anni nel sottobosco mietendo spesso vittime tra stranieri o locali, giovani e adolescenti.

Ricordiamo il caso dell'italo-egiiziano Hosam Ali Eisa, 20 anni, ucciso a maggio con un coltello o di Sinuhe Pianella, 31 anni, di origini trevigiane, ferito con un cacciavite durante una rapina in un parco vicino al Tamigi.