La storia di Maria Noemi ha fatto molto discutere nei giorni scorsi. La piccola rimase gravemente disabile subito dopo esser nata in condizioni perfettamente sane nell’ospedale Sant’Eugenio di Roma, dodici anni fa: il parto cesareo eseguito in ritardo, infatti, provocò l’asfissia con conseguente emorragia cerebrale, facendo finire Maria Noemi per cinque volte in rianimazione. Ora, Emmanuel Mariani, il papà della piccola, esprime molta soddisfazione per l’incontro che Silvio berlusconi gli ha chiesto in diretta durante la puntata di quinta colonna in cui si discuteva della vicenda.

L'incontro in questione si svolgerà nei prossimi giorni. Ma il signor Mariani, oltre all'ex presidente del Consiglio, ci tiene a ricordare anche un'altra politica: “Vorrei ringraziare anche Giorgia Meloni che si è battuta per questa vicenda assurda”.

Il papà di Maria Noemi: "Speriamo che Berlusconi ci aiuti"

Con Berlusconi ci dovremo incontrare la prossima settimana - dichiara Emmanuel al telefono, un po’ sorpreso dall’intervento dell’ex presidente del Consiglio -. Non so cosa potrà succedere, ma spero che il suo interessamento riesca a sbloccare questa situazione. Ora la nostra famiglia, che vive in una casa popolare assegnata dal Comune di Roma nel 2006, rischia lo sfratto. Dopo dieci anni, infatti, l’Ater ci ha inviato una comunicazione che annunciava il decadimento dei requisiti per quell’alloggio”.

Emmanuel: "Grazie anche a Giorgia Meloni"

La telefonata di Berlusconi durante Quinta Colonna ha suscitato inevitabilmente un certo clamore mediatico: “Spero che quest’attenzione - afferma Emmanuel - si dimostrerà decisiva”. Ma il signor Mariani oltre a Berlusconi vuole esprimere riconoscenza in modo particolare anche a un altro esponente politico: “Vorrei rivolgere un ringraziamento anche a Giorgia Meloni che si è battuta in tutti questi mesi per far luce sulla richiesta di rilascio dell’appartamento, arrivata in modo totalmente inaspettato che non ha fatto altro che complicare la situazione della nostra famiglia”.

Una situazione, quella che vivono i genitori di Maria Noemi, davvero difficile dal momento che la piccola ha continue convulsioni ed è sotto costante terapia farmacologica, costretta a mangiare artificialmente: per questo è richiesta la continua assistenza. "La leader di Fratelli d'Italia - osserva Emmanuel - mi ha fornito anche un importante supporto a livello legale per il ricorso al Tar contro la richiesta di rilascio della casa avanzata dall'Ater".

Maria Noemi, uno sfratto incomprensibile

La casa in cui vivono i Mariani, nel quartiere San Saba, era di vitale importanza, dal momento che si trova a poca distanza dall’ospedale Bambin Gesù dove Maria Noemi viene costantemente seguita. “Dopo l’appello di Del Debbio - ha ricordato Emmanuel - è arrivata la telefonata di Berlusconi. Non se l’aspettava nessuno in studio: spero che almeno lui riesca a sensibilizzare l’attenzione del Campidoglio su una situazione davvero delicata”. Proprio nelle scorse settimane, l’amministrazione Raggi ha illustrato i suoi provvedimenti per l’inserimento sociale delle famiglie rom che comprende l'assegnazione delle case popolari oltre a un contributo economico destinato previsto per l'affitto. Anche per questo, il silenzio del Comune di Roma appare ancora più inquietante.