Alla notizia dell'attentato di Londra, i sostenitori dell'Isis hanno festeggiato nella maniera ormai usuale sui propri media e mezzi di propaganda. Purtroppo è un film già andato in onda troppe volte, in Francia, Belgio, Germania e, in questo 2017, con repliche frequenti in territorio britannico. La modalità fa pensare in maniera abbastanza palese ad un attacco compiuto da un commando jihadista. Un mezzo che uccide la folla, come Nizza e Berlino, ed i killer che non hanno alcun timore a farsi strada tra i passanti a colpi di coltello. La ferocia cieca di persone che si danno alla fuga, con la consapevolezza che tutto si concluderà con la loro morte.

In un modo o nell'altro, c'è il gesto di immolarsi per una causa distorta. Ma in tal senso, è arrivata repentina anche la condanna dell'Islam. La comunità musulmana di Londra non ha usato mezzi termini contro i terroristi e si è definita "inorridita ed infuriata". Per Harun Khan, segretario generale del Muslim Council of Britain, si tratta di "attacchi scioccanti che disgustano ed oltraggiano i musulmani. Sono codardi che, ancora una volta, spezzano le vite dei nostri compatrioti. Tutto questo accade durante il Ramadan e dimostra che questi assassini non rispettano la vita e la fede".

Il parere di 'Site'

Sull'attentato di Londra è intervenuto anche Site, il principale network internazionale che ha il compito di monitorare l'estremismo islamista in Rete.

"La dinamica ricorda certamente l'attentato di Nizza del 14 luglio dello scorso anno - dicono gli esperti - quando un uomo alla guida di un camion uccise 86 persone, ma anche la strage di Natale del 19 dicembre commessa a Berlino". In quest'ultima circostanza il terrorista Anis Amri si lanciò sulla folla a bordo di un camion ed uccise 12 persone.

L'uomo venne poi ucciso dalla polizia italiana, in maniera del tutto casuale, dopo aver passato la frontiera. Site fa anche riferimento all'attentato di Westminster Bridge dello scorso marzo. "Venne usato un veicolo come ariete per uccidere il maggior numero possibile di persone, poi l'assalto con un coltello. Sono tutte modalità suggerite da Isis nei suoi 'manuali operativi' per colpire l'Occidente".