La modella 27enne statunitense Rachel Rickert ha denunciato la casa automobilistica Hyundai per discriminazioni sul lavoro. La ragazza sarebbe stata licenziata perché aveva il ciclo mestruale, una notizia che lascia tutti allibiti, poi avrebbe preso la decisione in seguito al consiglio del suo avvocato di intraprendere un'azione legale contro l'azienda, presso l'agenzia federale delle pari opportunità in USA. L'episodio si sarebbe verificato nell'Aprile scorso, durante l'International Auto Show di New York, dove la giovane donna era impiegata appunto come modella, rappresentando la grossa società di autovetture.

Lei stessa racconta di avere dovuto lavorare tre ore prima di avere avuto il consenso di andare in toilette, avendo manifestato più volte la necessità di andare a cambiarsi l'assorbente, ma nessuno l'aveva minimamente presa in considerazione, anzi le era stato detto di aspettare, con indifferenza. Quando poi le è riuscito di raggiungere il bagno era troppo tardi, la ragazza si era subito accorta che la divisa da lavoro era stata macchiata irrimediabilmente, ed era sporca di sangue. Allora si era rivolta al suo superiore, Erika Seifred, chiedendo di potersi cambiarsi e di poter sostituire l'uniforme con una pulita, per poter continuare la sua attività lavorativa, ma le è stato intimato di tornare a casa subito.

La discriminazione

Dopo qualche ora, quando Rachel è tornata nella sua abitazione ha ricevuto una telefonata di licenziamento, non erano più richiesti i suoi servizi. La spiegazione che le è stata data l'ha lasciata a bocca aperta, lei stessa non poteva credere a quello che sentiva per telefono, era stata buttata fuori dal posto di lavoro perché aveva il ciclo mestruale, un'affermazione che nel 21° secolo è quanto meno inaccettabile: una discriminazione per la donna, così ha pensato immediatamente la modella, che ha subito intentato causa richiedendo un risarcimento ingente.

"Non siamo delle macchine" - ha commentato ai media - Siamo delle persone che hanno delle esigenze naturali, il posto di lavoro deve sopperire a tutte le necessità delle persone, venirci incontro, per poter svolgere la nostra attività al meglio, non mi devo certamente vergognare o essere rimproverata per questo".

La Hyundai dopo questo avvenimento ha predisposto un'indagine all'interno dell'azienda, per verificare l'accaduto, dichiarando che all'interno della società viene sempre data molta attenzione a questi casi.