Quella di oggi è una giornata speciale per gli italiani. È la Festa della Repubblica. Si ricorda il 2 giugno del 1946, data del referendum istituzionale. In occasione del tradizionale concerto in onore del corpo diplomatico accreditato in Italia, il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha fatto riferimento a quella domenica di 71 anni fa. Una Repubblica nata all'insegna "del ripudio della violenza" e "della difesa della libertà". Nell'intervento diffuso anche dal sito web del Quirinale, Mattarella ha rivolto un pensiero "alle vittime del terrorismo, recenti e meno recenti", di "qualunque nazionalità", a prescindere dall'etnia e dalla religione.

Collaborazione e interdipendenza

Auspicato un "fronte comune" sempre più massiccio "contro la predicazione di violenza" e per "contrastare senza soste chi si fa strumento di morte". Il presidente si è soffermato anche sulla recente dichiarazione di Taormina, nel contesto del G7, relativamente alla lotta all'estremismo violento e al terrorismo. Una dichiarazione che ha dimostrato come "sia cresciuta la collaborazione" della comunità internazionale. Mattarella ha parlato di "interdipendenza" rispetto al fenomeno delle migrazioni, che richiede "una giusta ripartizione degli oneri di accoglienza", e per affrontare le crisi finanziarie. Per promuovere sviluppo. Stesso discorso per "salvaguardare" ambiente e clima.

Tra pochi giorni un'altra ricorrenza, quella dell'adozione del Piano Marshall, con cui gli Usa "sono andati in aiuto di Paesi europei stremati" dalla guerra. Mattarella ha definito quella scelta "grande" e "lungimirante". Di "apertura". Mattarella ha manifestato soddisfazione per la "crescente collaborazione" tra Ue e altre aree del mondo.

Superando le barriere, si "stimola l'economia" e si "rafforza la pace". Ricordate pure le vittime degli ultimi devastanti eventi sismici, esprimendo "l'impegno di sostegno" per tutti i concittadini interessati.

'Il bene della sicurezza'

Mattarella ha inviato un lungo messaggio ai prefetti d'Italia, a coloro che sono "chiamati a tradurre la scelta repubblicana nell'esercizio" giornaliero "dei principi e valori costituzionali".

Vanno riaffermati i concetti "di uguaglianza e pari opportunità" contro le discriminazioni, per la tutela "dei diritti delle donne, dei minori" e degli svantaggiati. Mattarella ha definito "intollerabili" il femminicidio, la cosiddetta violenza di genere e l'emergente bullismo. Importanti le iniziative di prevenzione e sensibilizzazione. "Il bene della sicurezza", a volte percepito come realmente minacciato, "appartiene a tutti", mentre l'attività di contrasto ai fenomeni delinquenziali "va sostenuta". Occorre eliminare l'esclusione sociale e i "fattori di disagio", per evitare concretamente la diffusione dell'illegalità in tutte le sue forme. La lotta alla criminalità e alla corruzione può rivelarsi veramente efficace con un determinato "coinvolgimento" sul piano etico e su quello culturale.

Gli appuntamenti

In occasione del settantunesimo anniversario della Repubblica italiana, si è svolto sulla piazza del Quirinale il cambio della Guardia solenne con lo schieramento del Reggimento Corazzieri e della Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo. Oggi, alle 9,15, deposizione di una corona di alloro sulla Tomba del Milite ignoto; alle 10, ai Fori imperiali, "Rivista militare"; dalle 15 alle 19, ai Giardini del Quirinale, in concomitanza con l'apertura al pubblico, i complessi bandistici di Marina, Guardia di finanza, Polizia, Esercito, Aeronautica e Carabinieri eseguiranno brani da concerto.