Nella provincia turca di Smirne, un tram è stato costretto a fermarsi a causa di un uomo che stava recitando il Namaz, la preghiera che i mussulmani recitano fino a cinque volte al giorno, sui binari del trasporto pubblico. L'uomo, un autista di un minibus, ha parcheggiato l'auto sul lato di una strada a Karsiyaka, un distretto della provincia di Smirne, per mettersi a pregare sui binari, obbligando l'autista del tram a bloccare la propria marcia. Mentre i passeggeri attendevano che l'uomo terminasse la preghiera, un residente dalla finestra del suo appartamento ha registrato l'accaduto sul proprio smartphone.

Nel video, rapidamente divenuto virale, si vede come l'uomo dopo aver terminato l'orazione abbia prontamente ringraziato l'autista e i passeggeri per essersi fermati ed aver atteso pazientemente la fine del Namaz per poi risalire sulla propria auto e ripartire. Inoltre si sente come le persone coinvolte abbiano reagito con tranquillità e gentilezza apprezzando il comportamento dell'autista del tram.

Reazioni discordanti

Sul web il video ha provocato però reazioni discordanti anche se l'opinione maggioritaria è stata quella di apprezzamento, con numerosi commenti positivi. Hüseyin Mutlu Akpınar, il sindaco di Karsiyaka, membro del Partito Repubbilcano del Popolo (CHP), il principale partito di opposizione, ha postato il video sui propri account social sottolineando la "tolleranza della popolazione di Karsiyaka".

Diversi utenti al contrario non hanno accolto l'accaduto in maniera positiva criticando aspramente il comportamento dell'uomo in preghiera considerandolo profondamente irrispettoso nei confronti dei passeggeri.

Quello religioso è un tema molto sentito nella Turchia attuale. La Repubblica nata sulle ceneri dell'impero ottomano, infatti, sin dalla sua fondazione nel 1923 ha praticato una forma di laicismo militante che si opponeva strenuamente all'ingerenza della religione in qualsiasi affare riguardante la sfera pubblica.

Le cose sono cominciate a cambiare con l'avvento al potere di Erdogan e del suo partito (Il Partito della Giustizia e dello Sviluppo - AKP) nel 2002. L'AKP ha rappresentato infatti una forma di islamismo moderato che mirava a coniugare il profondo senso religioso presente soprattutto nelle campagne con uno stato democratico ed un impianto statale laico. Col passare del tempo però l'operato dell'AKP è divenuto sempre più connotato religiosamente provocando la reazione di numerosi gruppi di opposizione e di formazioni laiche presenti nel Paese.