Attimi di confusione e paura nel primo pomeriggio di oggi 8 giugno 2017 sulla linea 1 della metropolitana di Napoli. Ad un clochard svedese ubriaco cade un coltello per terra a bordo di un vagone affollato ed è subito terrore.

L’accaduto

Il fatto è avvenuto all’altezza della stazione dei Colli Aminei, intorno alle due e mezza del pomeriggio. L’uomo, un senzatetto di 31 anni, già noto alle forze dell’ordine, era visibilmente ubriaco e portava con sé un coltello seghettato con lama da trenta centimetri. Quando il coltello è caduto a terra, è scattato l’allarme tra i passeggeri del vagone, che hanno iniziato a gridare e ad accalcarsi nei pressi delle porte che, proprio il quel momento si stavano aprendo in quanto il treno era appena arrivato in stazione.

Di qui il fuggi fuggi generale. Nella ressa alcune persone sono cadute, mentre altre sono state prese dal panico. Fortunatamente, non si sono registrati feriti gravi. L’uomo è stato disarmato dai vigilanti di servizio nella stazione. Sul posto è successivamente giunta la polizia dell’Ufficio prevenzione generale del vice questore Michele Spina che ha bloccato e arrestato il senzatetto per resistenza a pubblico ufficiale e porto d’arma abusivo.

Chi è l’uomo fermato

Come detto, il protagonista di questa spiacevole vicenda è un clochard svedese di 31 anni, già segnalato in passato dalle forze dell’ordine di altre città italiane per comportamenti legati all’abuso di alcol. Secondo quanto si apprende, l’uomo è da venti mesi in Italia.

«Era un uomo alto, scuro, forse un mulatto – ha raccontato una testimone oculare all'Ansa - aveva una bandana sulla testa e portava dei pantaloni aderenti. L'ho notato già alla Stazione Università, dove sono salita. Una volta sul treno, affollato, è passato accanto a me e ad altri passeggeri e ha sollevato la maglietta, lasciando vedere un coltello lungo e affilato».

«L'uomo ha gridato qualcosa di incomprensibile, poi il treno è giunto alla stazione di Colli Aminei, e la gente è corsa via urlando. Nella ressa, alcuni sono caduti a terra, mentre altri hanno preso d'assalto le scale mobili», questo il racconto di un'altra testimone. Dopo quanto accaduto sabato, 3 giugno, in piazza San Carlo a Torino durante la finale di Champions League, quanto verificatosi oggi a Napoli fa ulteriormente riflettere su come anche nel nostro paese sia cresciuta la psicosi collettiva da attentati, anche se il fatto in questione non ha ovviamente alcun legame con il terrorismo.