Piazza San Carlo, nel cuore di torino. Migliaia di tifosi si sono riuniti per guardare al maxi schermo la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Il clima è quello di una festa. Ma ad un certo punto ha ceduto una ringhiera e si è scatenato il panico ed il caos. La folla ha iniziato a scappare, temendo di trovarsi nel mezzo ad un attentato, e ha contagiato l'intera piazza, che si è letteralmente data alla fuga, in modo scomposto. Il bilancio finale è di 1.527 persone che hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche. Molte di queste a causa dei vetri rotti presenti sul terreno.

Tre persone, tra le quali un bambino sono state ricoverate in "codice rosso", che viene assegnato a coloro che si presentano al pronto soccorso con almeno una funzione vitale compromessa.

L'esplosione del panico e la grande fuga

La scena dell'esplosione del caos è stata filmata ed il video è presente su Youtube. Si vede un gruppo di persone in preda al panico che ad un certo punto - dopo la caduta della ringhiera - inizia a cercare di scappare, facendo pressione sulla folla. Si crea una calca dove anche altre persone pur non sapendo cosa sia accaduto iniziano a loro volta a cercare di scappare, contagiando l'intera piazza in una rovinosa "evacuazione". La situazione è stata aggravata dal fatto che il terreno era ricoperto da frammenti di vetro di bottiglie di birra rotte.

Chi perdeva l'equilibrio e cadeva in terra sotto la spinta della calca oltre a rischiare di vedersi schiacciare, come classico in questi casi, si trovava a contatto con i taglienti vetri. E infatti in centinaia sono rimasti feriti in questo modo.

Immancabili le polemiche

La procura di Torino ha aperto un fascicolo per "procurato allarme" e indagherà su come si è venuta a creare tale situazione di panico.

Ma le polemiche investono anche la gestione dell'evento, specialmente in un periodo come quello attuale in cui l'allerta terrorismo è elevata. Anche il fatto che sia stato consentito l'uso di bottiglie di vetro ad un evento come questo è stato fortemente criticato.

Psicosi terrorismo

Oltre a dover combattere la minaccia del terrorismo, che ieri ha colpito nuovamente la capitale inglese, dobbiamo fare i conti con la paura degli attentati.

In un contesto come quello attuale è sufficiente una banale anomalia - che qualche anno fa sarebbe passata inosservata - per scatenare reazioni di panico diffuso. E' caduta una ringhiera, ma in altri contesti potrebbe bastare, ad esempio, un grosso petardo o uno zaino incustodito per allarmare le persone ed innescare reazioni di panico. C'è da augurarsi che l'episodio di Torino dia impulso ad un ripensamento delle misure di sicurezza per grandi eventi pubblici, tenendo conto delle nuove esigenze dettate dalla paura degli attentati.