Il caso Charlie Gard continua a dividere l'opinione pubblica e a tenere con il fiato sospeso tutto il mondo che segue e spera nel miglioramento delle condizioni fisiche del piccolo.
Numerosi sono stati gli aiuti provenienti da tutto il mondo, dal presidente americano Trump a Papa Francesco e all'ospedale Bambin Gesù di Roma che ha offerto alla famiglia Gard l'aiuto necessario per attenuare i sintomi.
Il diritto a una morte dignitosa
La battaglia legale in corso tra i genitori del neonato e la giurisprudenza anglossassone ed europea, non permette però a questi ultimi di usufruire delle cure mediche messe a disposizione dalla struttura ospedaliera del vaticano.
I medici del Great Ormond Street sostengono da sempre, infatti il diritto ad una morte dignitosa del bambino in quanto la malattia è arrivata al suo stadio finale ed ulteriori cure potrebbero solamente che danneggiare il piccolo. Anche l'Alta Corte, la Corte d'Appello e poi la Corte Europea dei Diritti Umani hanno contribuito a rafforzare questa tesi.
Una storia travagliata
Il neonato di soli undici mesi, sta convivendo con una rarissima malattia genetica di cui si contano solo 16 casi nel mondo: la sindrome da deplezione del DNA mitocondriale che colpisce i geni causando un progressivo deperimento muscolare,del fegato o del cervello, dovuto alla forte diminuzione del contenuto di DNA mitocondriale nelle cellule.
Una cura definitiva ancora non esiste ma si possono attenuare i sintomi e il bambin Gesù si è proposto per poterli mettere in atto, ma l'ospedale in cui è ricoverato il piccolo sostiene di "avere le mani legate" e di non poter trasferire Charlie.
Le speranze dei genitori non svaniscono ed è stata la stessa mamma ad annunciare tramite un tweet che finché Charlie lotterà contro la sua malattia, loro lotteranno per poter donargli una possibilità di cura.
La questione ha assunto anche rilevanza governativa, raggiungendo il cabinetto di Downing Street e ponendo il caso sotto l'attenzione della neo-eletta primo ministro, Theresa May. A scendere in campo sono state, inoltre, le personalità del vaticano attraverso il ministro degli esteri della Santa Sede, deciso ad attuare un'azione di lobbying affinché il piccolo possa godere dell'attenzione dell'equipe medica italiana.
Le ultime notizie che ci arrivano sono quelli della pronta chiamata di Angelino Alfano alla controparte inglese, Brian Jonson per permettere di prolungare la vita al piccolo.