Si diffonde a dismisura tra la gente la paura del terrorismo, che è tornato a colpire in un luogo inimmaginabile, mentre le persone si godevano il sole, il mare e il relax indisturbati e lontani da ogni preoccupazione della vita quotidiana. Ieri, 14 luglio 2017, un uomo di circa vent’anni si è introdotto in un noto albergo sul Mar Rosso in Egitto, esattamente a Hurghada, al Sunny Days Palacio e ha cominciato ad accoltellare chiunque avesse sotto tiro. A farne le spese sono state due turiste tedesche che sono spirate dopo essere state colpite mortalmente, mentre si godevano il relax delle vacanze, altre quattro persone sono state gravemente ferite, si tratta di quatto donne, due di origine ceca e due di origini polacche; l'attentatore poi è stato bloccato e portato via.

Il ventenne è entrato in azione dopo aver raggiunto il resort via mare e, indisturbato, indossando una maglietta nera e dei Jeans, ha compiuto la sua strage sfuggendo ai controlli.

Il terrorismo si manifesta nei luoghi più impensabili

Questa stessa dinamica dei fatti si verificò anche nel 2015, quando in Tunisia circa 40 vacanzieri furono massacrati più o meno alla stessa maniera. Secondo quanto emerge dalle fonti ufficiali, l’ attentatore è arrivato via mare e si è introdotto nell’albergo per compiere la sua strage. Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni scampati all’attacco, il ventenne prima di compiere la strage ha esclamato di voler colpire i turisti e non gli egiziani. Quindi l’obiettivo da colpire era ben chiaro.

Queste frasi, se confermate dagli inquirenti, che si stanno occupando della vicenda, potrebbero confermare che si sia trattato realmente di un attentato da parte dell’Isis per punire i non convertiti all’Islam e quindi i peccatori e traditori.

Una rapina finita male?

La prima ipotesi che è stata fatta in seguito a questa immane tragedia è stata quella di una rapina finita nel sangue, ma man mano che le indagini proseguono, trova conferma la pista del terrorismo.

L'attacco al Sunny Days Palacio è avvenuto dopo un attentato che aveva avuto luogo nelle ore antimeridiane alla periferia del Cairo in un posto attiguo alle Piramidi, un luogo simbolo che attira milioni di turisti, con un bilancio di cinque poliziotti uccisi, ma non ancora rivendicato. Dopo aver terminato l’eccidio, i terroristi hanno sottratto le armi ai morti e hanno cercato di incendiare i cadaveri prima di scappare.

Questo ulteriore evento drammatico ci fa capire che nessun luogo è protetto e che la minaccia terroristica è sempre in agguato. La fobia di subire un attacco terroristico si fa ogni giorno più grande a causa di tutti questi spiacevoli eventi che accadono nei luoghi più impensabili.