"Il nostro obiettivo è garantire che il Qatar non sostenga più il terrorismo". Così Adel Al Jubeir, ministro degli Affari esteri dell'Arabia Saudita, nella conferenza stampa a margine della visita alla Farnesina. "Riteniamo che la soluzione sia interna al Consiglio di cooperazione del Golfo. Il Regno dell'Arabia Saudita, il Regno del Bahrein, la Repubblica d'Egitto e gli Emirati Arabi Uniti hanno dichiarato principi a cui tutti si attengono", ha aggiunto Adel Al Jubeir, evidenziando: "Nessun sostegno e nessun finanziamento al terrorismo, nessuna ospitalità ai terroristi o ai fuggiaschi, nessun incitamento all'odio.

Quello che noi chiediamo è che il Qatar si attenga a questi principi, che metta in pratica queste richieste già accettate nel 2014, ma mai attuate. Non c'è nulla da negoziare. O si appoggia il terrorismo o non si appoggia, deve essere assoluta la questione. Ci auguriamo che i nostri amici qatarini risponderanno in maniera positiva a queste richieste per voltare pagina e andare avanti".

Libia, la posizione di Alfano

Il ministro Angelino Alfano ha sottolineato: "Abbiamo parlato molto approfonditamente della situazione venutasi a creare nella regione del Golfo. Durante l'incontro abbiamo parlato di Libia, ho ribadito la posizione già espressa all'ultimo Consiglio affari esteri di lunedì, la necessità di semplificare il sistema di mediazioni che si è attivato in riferimento alla questione della stabilità libica, perché adesso c'è l'occasione di avere uno special envoy che è Salamé.

A nostro avviso occorre dare a lui tutta la forza del ruolo di mediatore".

Le presenza delle imprese italiane

Alfano ha detto anche: "L'Arabia Saudita è un partner economico di grande rilievo per l'Italia, con un interscambio che nel 2016 ha sfiorato i sei miliardi di euro. Diverse imprese italiane, di proporzioni rilevanti, hanno una presenza importante soprattutto nel settore energetico e in quello delle infrastrutture.

Abbiamo ottime prospettive in altri settori. Importanti investitori sauditi sono ben presenti in Italia nel settore immobiliare e in quello energetico. Sulla base di questa lunga tradizione d'amicizia, intendiamo rafforzare la nostra collaborazione in tutti i campi".

I Mondiali di calcio del 2022

Il Qatar è un emirato del Vicino oriente: clima desertico, confina con l'Arabia Saudita e, per il resto, è circondato dal Golfo persico.

È esteso 11 mila e 437 chilometri quadrati. Gli abitanti sono circa 2 milioni e 400 mila. La capitale è Doha, con una popolazione che non supera quota un milione e mezzo. Dal 5 giugno scorso, Arabia Saudita, Emirati Arabi uniti, Bahrein e Egitto hanno rotto i rapporti con il Qatar, accusandolo di sostegno a gruppi integralisti. Il Qatar, regione brulla e rocciosa, dispone di ricchi giacimenti di petrolio e gas naturale. Nel 2010 la Fifa lo ha designato come Paese ospitante dei Mondiali di calcio del 2022: la Nazionale, che non ha mai preso parte a un Campionato del mondo, sarà qualificata di diritto.

L'importanza del petrolio

L'Arabia Saudita è il più grande Stato dell'Asia occidentale per superficie, 2,25 milioni di chilometri quadrati, il secondo più grande del mondo arabo.

Il Regno è stato fondato nel 1932. Nel territorio si trovano le più grosse riserve di petrolio al mondo, concentrate prevalentemente nella zona orientale. Il petrolio rappresenta oltre il 95 per cento delle esportazioni e, allo stesso tempo, il 70 per cento delle entrate del Governo. La capitale è Riyad, con poco meno di 7 milioni di abitanti. In tutto il Paese la popolazione supera complessivamente quota 31 milioni.