Ha dato alla luce un bambino, poi l'ha ucciso in un modo di un'atrocità spiazzante: lo ha sepolto vivo nel giardino di casa. Accusata del terribile infanticidio, Brooke Skylar Richardson, appena 18 enne, studentessa modello e ragazza "pon pon", è stata arrestata lo scorso 20 luglio in Ohio (USA) e deve rispondere di omicidio colposo.

L'accusa

Ha ucciso il bambino che aveva partorito seppellendolo nel cortile dietro la sua abitazione di Carlisle in Ohio (Usa) per sbarazzarsi del suo terribile segreto. Ne è convinta l'accusa, forte delle prove raccolte, ed è il motivo per cui la ragazza è stata arrestata ed è imputata di omicidio colposo nel processo appena cominciato.

I resti del neonato sono stati trovati dalla polizia nel giardino dell'abitazione lo scorso 14 luglio, dopo la segnalazione di uno studio medico, anche se non è chiaro esattamente, o comunque non è stato reso noto, come sia avvenuto il rinvenimento. I resti del neonato erano in una tomba poco profonda scavata nel cortile della casa dei genitori della ragazza. Il piccolo, secondo il procuratore della Contea di Warren, David Fornshell, sarebbe stato ucciso il 7 maggio. La ragazza è stata arrestata la scorsa settimana ed è detenuta con una cauzione fissata a 15 mila dollari. Si è proclamata innocente, negando ogni accusa, ma le prove della sua colpevolezza sembrerebbero schiaccianti. Dalle prime analisi mediche, è emerso che il piccolo era ancora vivo al momento della sepoltura.

Si attende l'esito dell'autopsia per avere un quadro più completo.

La difesa

Charles Rittgers, l'avvocato della ragazza, sostiene che la sua cliente è un'ottima persona, ha una condotta di vita irreprensibile, non ha mai abusato di alcol né fatto uso di droghe. Il difensore ha posto l'accento sul fatto che la ragazza ha un'indole buona, aiuta i bambini, specialmente quelli affetti da disabilità, è una studentessa modello, oltre che una "cheerleader", membro di una scuola di un gruppo di supporto dei pon pon.

Si era appena diplomata con voti alti e stava per iscriversi al college presso l'università di Cincinnati. "E' uno choc per lei, una situazione tragica", ha detto l'avvocato ai media. Non sarà facile per la difesa dimostrare l'innocenza di Brooke Skylar Richardson alla prossima udienza che si terrà il 1 agosto. La pena massima prevista in caso di condanna, è di 5 anni di reclusione.

Ulteriori accertamenti

Gli inquirenti lo scorso 20 luglio sono tornati nella casa dell'imputata per fare ulteriori accertamenti e raccogliere altre prove. Sono stati raccolti, in particolare, altri campioni di terreno come Doyle Burke del "Warren County Coroner’s Office" ha precisato alla stampa locale. Un ulteriore scavo è stato fatto nel cortile e ora sono al lavoro gli antropologi forensi del "Miami Valley Regional Crime Laboratory" per analizzare i resti umani. Il procuratore David Fornshell, come ha scritto negli atti giudiziari, non ha dubbi: ci sono prove schiaccianti che inchiodano la 18enne al suo terribile crimine e il responso autoptico ne darà conferma.