Un bimba di cinque anni è stata affidata ad una famiglia musulmana osservante, contro il volere dei genitori. La notizia, pubblicata dal quotidiano The Times e ripresa dal Corriere della Sera, sta facendo scalpore in Inghilterra e non solo. Da quanto si apprende, i servizi sociali del distretto di Tower Hamlets avrebbero preso la decisione nonostante il parere contrario dei genitori della piccola.

Niente crocifisso né carbonara

Un supervisore dei servizi sociali rivela che la bimba piange continuamente e chiede di tornare a casa, anche perché la sua nuova famiglia non parla l'inglese.

La piccola era stata precedentemente affidata ad un'altra famiglia, sempre musulmana. In quest'ultima le donne indossavano il niqab, la lunga tunica che le musulmane indossano e che le coprono da capo a piedi. Nella famiglia attuale le donne usano il burqa per uscire di casa. Una recente sentenza della corte costituzionale riconosce allo stato la possibilità di vietare il velo per legge. Appena arrivata nella nuova sistemazione, alla bambina, di cui non non è stata fornita l'identità per motivi di privacy, è stata tolta la catenina con crocifisso che indossava e le è stato negato di poter mangiare gli spaghetti alla carbonara, perché contengono carne di maiale e "qui il maiale è vietato", le hanno spiegato i nuovi genitori.

La mamma della piccola racconta che la figlia avrebbe definito le donne europee "alcolizzate e idiote", e il Natale e la Pasqua "feste stupide."

All'interno di una cultura estranea

La bambina non riesce ovviamente ad integrarsi nel nuovo ambiente. La mamma non riesce ad accettare la nuova condizione della figlia, sostenuta anche da alcuni amici di famiglia: "E' una bambina bianca, inglese, battezzata in chiesa e che ama il calcio.

Dopo aver subito il trauma dell'allontanamento dalla famiglia d'origine, sarebbe importante che crescesse all'interno di una cultura che conosce".

I dirigenti del municipio non commentano la notizia, difendendo comunque l'operato dei servizi sociali che "forniscono una casa e una famiglia a migliaia di bambini ogni anno". Eppure la legge inglese richiede che nella scelta della famiglia affidataria si tengano in considerazione religione, background linguistico, cultura, etnia.

Lo scorso anno sono stati 51.800 i bambini dati in affido e collocati in case famiglia. A seguito di un censimento del 2011, l'80% della popolazione inglese risultava essere bianca e britannica; percentuale che si riduce al 31% nel quartiere di Tower Hamlets, in cui è avvenuto l'episodio in questione.