Gli ci sono voluti mesi, ma alla fine è riuscito a mettersi in contatti con gli estremisti islamici e ad entrare, almeno un po', nel loro mondo. Per cercare di capire come si organizzino le stragi tra la folla. Nizza, Berlino, Londra, Barcellona. Il modus operandi è lo stesso. Bjorn Stritzel, giornalista del Bild Zeitung, ha finto di volersi arruolare nel sedicente stato islamico, arrivando addirittura a chiedere come fare per realizzare un attentato. Oggi "Quotidiano Nazionale" ha pubblicato parte dell'inchiesta del giornalista tedesco.

'Distruggi la tua Sim'

Lo scambio di messaggi parte nel luglio dell'anno scorso, prima degli attentati in Germania, e dura qualche mese. Le autorità, ovviamente, sono al corrente di tutto e monitorano lo scambio. Bjorn dice che ottenere un contatto è stato semplice. E' bastato inviare, sotto falsa identità, un video ad Amaq, l'agenzia di notizie dell'Isis. Il giornalista riesce a mettersi in contatto con alcuni membri e inizia a chiedere istruzioni per poter entrare in azione. Racconta che il suo interlocutore si dimostra paziente e gentile. Gli dice di non servirsi di Telegram per comunicare; il social viene utilizzato infatti soltanto per la propaganda. L'interlocutore consiglia a Biorn di distruggere la propria scheda Sim.

Dopo di che i contatti si interrompono per qualche mese, fino ad un sera in cui il giornalista viene ricontatto e gli viene ricordato l'impegno da lui preso di impegnarsi in un attacco omicida. "Devi entrare in azione. Colpisci, sarai onorato come un soldato dello stato islamico" si sente dire Bjorn. Ogni volta che uno jihadista viene arrestato, Bjorn viene contattato; i terroristi non conoscono la sua vera identità, quindi non possono sapere se ad essere arrestato sia stato lui o meno.

Bjorn continua il suo doppio gioco e arriva a chiedere come costruire una bomba, ma si sente rispondere di lasciar perdere, perché "basta un errore e rovini tutto".

'Affitta un camion e guidalo tra la folla'

Il terrorista consiglia a Bjorn di affittare un camion, o rubarlo se necessario, e guidarlo tra la folla. La strategia jihdista viene fuori.

Troppo difficile far costruire bombe a persone totalmente inesperte. Meglio un camion, che bene o male tutti possono guidare. Anzi, non saperlo guidare forse permette di tranciare ancora più persone. Bjorn si rende poi conto che il suo contatto non è un interlocutore qualsiasi, bensì Mohamed Mahomud, terrorista abbastanza noto che ha scontato quattro anni di carcere prima di arrivare in Germania. Mahoumud incita il giornalista, gli dice di agire in fretta, perché più il tempo passa, più aumenta il rischio che la polizia scopra qualcosa. Parla di coltelli, di sgozzare a caso persone prese nei conventi, nei ricoveri per anziani, nei reparti dei malati gravi. Alla replica di Bjorn di non sapere usare un coltello, Mahoumud risponde che a breve gli invieranno il video del prete sgozzato in Normandia, "per vedere come si fa.

" Da quel momento in poi i contatti si interrompono. Poco tempo dopo avviene le strage dei mercatini di Natale a Berlino. Poco mesi dopo, Londra. Passa ancora qualche tempo, e arriviamo a oggi, a tre giorni fa, con l'affollata Barcellona che diventa palcoscenico di un nuovo film dell'orrore.