Mentre prosegue il botta e risposta tra l'amministrazione Trump - spaccata sul da farsi - ed il regime di Kim Jong Un, in una preoccupante escalation di minacce sempre più forti, in Giappone c'è chi si sta preparando all'eventualità che esploda una guerra, e che la Corea del Nord faccia uso di armi nucleari contro i paesi vicini. Il mese scorso il comune di Takaoka, città giapponese della prefettura di Toyama, ha organizzato un'esercitazione per disporre l'eventuale evacuazione di tutta la città, che conta oltre 170mila abitanti.
In Giappone la preoccupazione è tangibile
Nell'anno in corso i militari di Pyongyang hanno condotto almeno una decina di test nelle acque del Mar del Giappone, sparando missili che in alcuni casi sono ammarati a poche centinaia di km dalle acque territoriali giapponesi. La situazione di tensione è tale che alcuni cittadini si sono mossi autonomamente per prepararsi all'evenienza di un attacco atomico, arrivando addirittura a comprare bunker anti atomici da aziende specializzate come la Oribe Seiki Seisakusho. Da marzo ad oggi le richieste di bunker e prodotti per fare fronte ad un attacco nucleare sono triplicate, tanto che la ditta, presente sul mercato da un trentennio - fatica a soddisfare le richieste.
Le armi della Corea del Nord
Secondo quanto scoperto dalle agenzie di intelligence occidentali la Corea del Nord avrebbe a disposizione dieci - quindici testate nucleari, anche se queste non sarebbero in grado di raggiungere gli Stati Uniti. Negli ultimi 10 anni i nordcoreani hanno condotto almeno cinque test atomici sotterranei, l'ultimo dei quali nel Settembre 2016.
L'esercito di Kim possiede missili intercontinentali che in teoria sono capaci di raggiungere gli Usa, ma la tecnologia implementata dal regime non è tale da "miniaturizzare" una testata per installarla in un missile balistico.
La minaccia per i paesi vicini
L'esercito nordcoreano rappresenta una seria minaccia per Corea del Sud e Giappone, che in caso di guerra potrebbero essere colpiti se non con armi nucleari, con bombe sporche e armi chimiche, oltre che con migliaia di cannoni puntati sulla capitale sudcoreana, che in quindici minuti potrebbero produrre danni paragonabili ad un'arma nucleare, provocando più di un milione di vittime. Questo è uno dei fattori che maggiormente frena il Pentagono dall'intervenire con un attacco preventivo contro il governo di Pyongyang.