Notizia diffusa negli ultimi giorni è che Norbert Feher, il Killer di Budrio noto alle cronache con il soprannome di Igor il russo prima di scomparire nel nulla nei boschi di Molinella, sia stato intercettato da una pattuglia di Carabinieri in borghese che non hanno ritenuto opportuno far fuoco contro di lui in quanto "non c'erano le condizioni di sicurezza necessarie per potergli sparare senza conseguenze". In pratica, i militari che hanno avvistato Feher, non avevano una buona visuale su di lui per poter sparare senza rischiare conseguenze gravi, e per questa motivazione hanno preferito aspettare che arrivassero rinforzi prima di poter agire.

L'ultimo avvistamento

Questo è quanto riportato nel rapporto delle forze dell'ordine e riguardante quanto accaduto in data 8 aprile 2017: poche ore prima che il serial killer dalle molte identità facesse perdere definitivamente le sue tracce, a quanto si apprende, il ricercato era stato intercettato a bordo di un furgone Fiorino, rubato, al limitare dei boschi in cui si è poi nascosto successivamente, e per sorprendere i militari che si è trovato di fronte, ha acceso gli abbaglianti del suo mezzo, riuscendo poi a fuggire a piedi, con uno zaino militare in spalla, per le motivazioni sopra riportate

Da quel giorno non si hanno più notizie certe di Igor - Norbert: si sa che il ricercato si è nascosto per giorni nei boschi tra Molinella e Marmorta, facendo perdere le sue tracce ai più di mille agenti ed ai cani molecolari impegnati inizialmente nella sua ricerca.

La 'taglia' sulla cattura del killer e la sua presunta latitanza

Sono passati ormai quattro mesi dall'ultimo avvistamento del Killer di Budrio, e se da una parte, per non perdere la speranza di assicurare giustizia al loro caro, freddato dal latitante, il Comitato Amici di Davide Fabbri ha offerto una ricompensa di cinquantamila euro per la cattura del suddetto Killer, dall'altra si è diffusa una voce che vedrebbe Norbert Feher in Sud America.

Sembra infatti che una fonte attendibile, ma confidenziale, abbia fatto una "soffiata" che colloca il latitante in Brasile. Sembra però, che questa rivelazione sia stata verificata ma non abbia comunque portato a nulla.

Certo è che di questa storia rimane, purtroppo, la profonda amarezza dei parenti e dei cari delle tre vittime che Igor il Russo ha freddato senza pietà, e che vedono il criminale latitante ed impunito, anziché assicurato alla giustizia.