Succede ad Eraclea, nel veneziano, dove alle 6 di mattina un giovane, percorrendo la provinciale in auto alla velocità di 90 km/h ha travolto e ucciso un ciclista, un turista sloveno di sessant'anni. Il pirata della strada non si è fermato, anzi è tornato a casa e si è messo a dormire, raccontando ai genitori di aver semplicemente forato una gomma dell'auto. Malgrado la bugia però i segni dell'incidente con il malcapitato turista erano parecchio evidenti sull'automobile ed i genitori per nulla soddisfatti della giustificazione del figlio, hanno voluto indagare.

Così hanno percorso la strada a ritroso e una volta arrivati sul luogo dell'incidente sono venuti a conoscenza della dura realtà: a questo punto sono stati proprio loro ad indirizzare i carabinieri verso il colpevole, fermato poi con l'accusa di "omicidio stradale", così come ci riporta Venezia Today.

L'incidente

L'impatto si è verificato alle prime luci dell'alba, alle 6 del mattino, quando il ragazzo che percorreva la strada provinciale a 90 km/h si è trovato davanti un uomo in bicicletta e non è riuscito a fermarsi in tempo. Mentre l'auto colpevole si allontanava in fuga, a chiamare i soccorsi è stata una passante: il ciclista era ormai esanime. Il 118 arrivato sul luogo non ha potuto fare a meno che constatare il decesso.

Nel frattempo mentre i carabinieri accorrevano sul luogo per i rilievi e le indagini, il ragazzo rientrava in casa giustificando ai genitori l'auto guasta con una semplice foratura. I danni però erano troppo evidenti per poter ingannare la coppia.

Così i genitori hanno deciso di indagare sull'accaduto: dopo aver percorso a ritroso la strada del figlio si sono ritrovati sul luogo dell'incidente, davanti all'ambulanza e le auto dei carabinieri.

Così il sospetto che il ragazzo stesse loro nascondendo qualcosa si è trasformato in presentimento: hanno espresso i loro dubbi ai carabinieri stessi, testimoniando sullo strano ritorno a casa del proprio figlio. Alcuni pezzi della carrozzeria della macchina appartenente al ragazzo erano rimasti sul luogo del delitto, così che una volta giunti i carabinieri all'abitazione indicata dai genitori è stato molto facile ricondurre l'auto a quella colpevole dell'impatto.

Quando sono arrivati i carabinieri il diciottenne era ancora a letto: lo hanno fatto vestire e lo hanno scortato in caserma per gli accertamenti del caso. Secondo il magistrato di turno il giovane è stato arrestato per omicidio stradale e omissione di soccorso, il sospetto che adesso sussiste è che si possa essere messo alla guida sotto effetto di alcol e sostanze stupefacenti: non resta che aspettare il risultato delle analisi. Al termini degli accertamenti, si procederà con il trasferimento in carcere.