La loro età va dai 13 ai 17 anni, sono bambine e ragazze minorenni le cui famiglie provengono da stati come il Bangladesh, il Pakistan, lo Sri Lanka e l'India. Ma queste bambine sono nate in Italia, precisamente a Palermo. Si è verificato più di una volta che delle ragazzine sparissero improvvisamente dalle scuole che frequentavano e non si sentisse più parlare di loro. Si sospettava che fossero date in sposa a lontani parenti dei paesi originari, spesso molto più anziani, mai visti prima dalle ragazzine. Purtroppo questo triste sospetto si è rivelato fondato dopo la fuga di una di queste bambine, fuga causata proprio dalla paura di essere mandata lontano per sposare un estraneo.

E' stata infatti la fuga di una ragazzina rom di soli 12 anni, scappata da un matrimonio organizzato con un parente in Francia, a svelare un mondo di violenza sui minori finora rimasto sotto la cenere. La bimba ha trovato la forza di fuggire al suo destino ed è scappata di casa, una costruzione fatiscente del centro storico del capoluogo siciliano.

Il dramma delle bambine

Le spose bambine di Palermo sono doppiamente violate, dal momento che crescono con una "doppia cultura", quella occidentale con gli amici e la scuola e quella tradizionalista a casa. Purtroppo sono vittime dei matrimoni combinati tra minori che in Italia sono illegali, tanto che gli assistenti sociali si prodigano per evitare che questo sopruso accada di continuo.

E' proprio un'operatrice psico-pedagogica della Regione Sicilia, Enrica Salvioli, a spiegare i dettagli del dramma. Le ragazze più colpite sono di origine bengalese o rom, senza alcun dialogo con le famiglie, senza possibilità di opporsi se non con la fuga. L'unica valvola di sfogo per queste ragazze è la scuola: il più delle volte sono state aiutate dalle professoresse e dai dirigenti scolastici a cui avevano raccontato il loro problema.

Le autorità fino ad oggi sono sempre state avvisate dal personale scolastico ed hanno potuto arginare le sparizioni, che comunque sono un fenomeno subdolo proprio perché sommerso.

Convinte con l'inganno

Le ragazzine nella maggioranza dei casi non sanno nulla del loro destino e spesso vengono convinte a fare una vacanza nel loro Paese d'origine, da cui non torneranno più.

Una ragazza del Bangladesh di 16 anni era stata promessa alla nascita ad un parente più anziano di 30 anni, una 14enne pakistana è stata ritirata dalla scuola in terza media ed è stata mandata in Asia con la scusa di un viaggio di piacere e non ha fatto più ritorno. Una 15enne dello Sri Lanka, consapevole di quello che potrebbe succederle, teme di lasciare Palermo perché ogni allontanamento potrebbe dire non tornare più per sposarsi altrove. Anche questa è una forma molto subdola e sommersa di violenza sulle donne, costrette ad una vita di abusi e di rinunce e spesso anche di violenze. Una violenza ancora più difficile da combattere proprio perché fondata sull'omertà dei familiari e sul segreto.