C'era una volta la Guerra Fredda ed in un Paese come gli Stati Uniti che, storicamente, non ha mai vissuto gli effetti di un moderno conflitto entro i propri confini, molte persone erano in preda ad una vera psicosi. Le cronache degli anni '60 e '70 del secolo scorso raccontano come molte famiglie americane sostennero spese esorbitanti allo scopo di dotare la propria abitazione di un bunker anti-atomico. Gli americani oggi sono tornati a temere il 'fungo' e sono improvvisamente 'riemersi' dalla Guerra Fredda i rifugi anti-radiazioni. Ad ogni modo, secondo il noto esperto di sicurezza internazionale, Hal Kempfer, è giusto che ci si prepari anche a ciò che viene considerato 'impensabile', e cioè che la Corea del Nord possa davvero essere in grado di colpire l'America con missili intercontinentali dotati di testate atomiche.
Le sue parole sono state riportate dal Guardian.
Allarme a Long Beach
La città portuale di Long Beach, in California, potrebbe essere un eventuale obiettivo sensibile di un attacco nucleare nordcoreano, afferma Kempfer che, in proposito, ha esortato le autorità, i servizi sanitari e le unità di emergenza a tenersi pronti. Secondo il Guardian, l'allarme lanciato da Hal Kempfer è comunque ispirato da 'sincera preoccupazione'. "Se ci sarà davvero un attacco, ci saranno tanti morti, ma anche tanti sopravvissuti che avranno bisogno di aiuto - ha sottolineato nel corso di una conferenza stampa - anche perché l'ordigno eventualmente lanciato dalla Corea del Nord non sarà un'arma ad altissimo potenziale come quelle che si temevano ai tempi della guerra fredda. Dunque, la sua esplosione non sterminerebbe gli abitanti di Los Angeles e non coprirebbe il continente di cenere radioattiva". Kempfer ha inoltre reso noto che le notizie che provengono dalla Corea del Nord hanno fatto le fortune di alcuni produttori californiani di rifugi contro le radiazioni.