Il potenziale per attaccare e distruggere il fronte nemico grazie agli impulsi elettromagnetici causati dall'esplosione ad alta quota di un ordigno atomico. Sarebbe questa l'arma 'segreta' in possesso della Corea del Nord, il cui lavoro per sviluppare alla massima potenza la tecnologia nucleare non subirà nessuna battuta d'arresto, nonostante le recenti ennesime sanzioni economiche imposte dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il regime di Pyongyang non arretra di un passo e lo dimostra con le parole e con i fatti. Le parole sono quelle del leader Kim Jong-un che ribadisce come quella in atto sia "l'unica possibilità di difesa contro gli Stati Uniti".
Quanto agli atti pratici, non è certo un governo intimorito quello che ordina il test di un missile intercontinentale e, per la seconda volta in meno di un mese, si prende il lusso di violare lo spazio aereo del Giappone.
L'eredità del colosso sovietico
Le tecnologie belliche a cui abbiamo fatto riferimento potrebbero provenire dalla Russia o dall'Ucraina. Lo afferma la stampa giapponese, in un articolo apparso su Sankei Shimbum. Da parte sua, Mosca continua a negare che la Corea del Nord abbia a disposizione bombe nucleari con impulsi elettromagnetici, ma nell'articolo citato si avanza il sospetto che queste tecnologie militari siano state estrapolate tramite perdite di dati da Paesi dell'ex URSS.
Un'indiscrezione già circolata lo scorso agosto, quando era stato ipotizzato che alcuni propulsori per missili balistici prodotti in Ucraina fossero finiti a Pyongyang, dove i tecnici del regime li hanno copiati per creare i propri propulsori. Nella circostanza, c'era stato un forte scambio di accuse reciproche tra Russia ed Ucraina.
Secondo un'altra tesi, invece, la tecnologia bellica nordcoreana potrebbe essere opera di ingegneri nucleari giunti direttamente dall'ex blocco sovietico. Molti tecnici, infatti, si sono trasferiti all'estero dopo la confusione generata dalla dissoluzione dell'URSS, essendo rimasti senza lavoro. "Se venisse accertato che le tecnologie utilizzate da Pyongyang provengono dalla Russia, è probabile che il Cremlino dichiari che ciò è avvenuto prima della presidenza di Vladimir Putin, perché con lui al potere i controlli in tal senso sono stati rafforzati", conclude l'organo di stampa nipponico.
Kim Jong-un: 'Proseguiamo lo sviluppo delle armi nucleari'
Intanto l'agenzia sudcoreana Yonhap ha riportato le ultime dichiarazioni del dittatore di Pyongyang, tutt'altro che diplomatiche. Le parole di Kim Jong-un rispecchierebbero però la teoria di molti analisti ed esperti di politica estera. L'intenzione della Corea del Nord sarebbe quella di creare una sorta di equilibrio con il ben noto potenziale nucleare statunitense. "Dobbiamo essere in grado di creare il potenziale per un attacco di rappresaglia agli Stati uniti - ha detto il leader nordcoreano - in modo da creare una parità di forze che costringa Washington a rinunciare all'opzione militare".