Nelle ultime settimane sono numerosi i casi di stupro finiti al centro della cronaca. Quelli che hanno fatto più clamore sono senza dubbio il caso che a Rimini ha coinvolto una coppia polacca e una trans peruviana e quello - ancora presunto - di Firenze che vede indagati due Carabinieri. Ma negli stessi giorni sono state segnalate altre aggressioni in tutta la penisola. A Rimini, dove un secondo stupro è stato sventato dai Carabinieri, che intervenuti tempestivamente hanno trovato l'aggressore nudo, in procinto di commettere la violenza. A Milano invece ad essere vittima di violenza sessuale è stata una anziana signora di 81 anni.

In Salento una 19enne ha denunciato di aver subito violenza all'interno di un villaggio turistico. Poi a Roma, dove una turista finlandese ha denunciato uno stupro per il quale è finito in manette un cittadino bengalese, mentre una turista belga è stata salvata dai vigili urbani sulla scalinata del Campidoglio. Quello delle violenze sessuali è un problema che sta assumendo i connotati dell'emergenza, seminando preoccupazione tra la popolazione.

Come reagire in caso di aggressione?

Adnkronos riporta i consigli di Arije Antinori, criminologo dell'Università Sapienza di Roma, che spiega come difendersi in caso di aggressione. "Quando il profilo psicologico dello stupratore è quello di chi agisce per rabbia, una eventuale reazione aggressiva della donna per sfuggire può produrre l'effetto di aumentare la loro aggressività e la loro eccitazione, e questi individui possono arrivare ad uccidere.

Pertanto è meglio non reagire con i tipi violenti" afferma il criminologo, che spiega come gli stupratori siano "predatori in cerca di una preda". E generalmente agiscono quando la vittima si trova in condizioni di vulnerabilità, come il trovarsi in un luogo isolato o al buio. I criminali la scrutano per capire se possono avvicinarla, talvolta anche usando un approccio gentile, per poi fare scattare la violenza.

Se il tentativo di stupro avviene in uno spazio aperto si deve gridare e chiedere aiuto, cercando di divincolarsi per liberarsi. Ma in questo caso è impossibile prevedere quale sarà la reazione del violentatore. La cosa migliore resta comunque gridare per cercare di attirare l'attenzione di altre persone presenti nelle vicinanze.

Evitare situazioni a rischio

La cosa migliore è senza dubbio evitare situazioni che possono esporre a rischi di questo tipo, per esempio camminare in strade buie e isolate, oppure accettare di salire in automobile con degli sconosciuti. Chi resta vittima di un caso di violenza inoltre, deve assolutamente denunciare. Molti casi di stupro infatti restano ignoti, per timore di denunciare o per vergogna.