I migranti come risorsa, opportunità di concedersi un futuro. Mentre in Europa e tra i nostri politici, è molto acceso il dibattito su respingimenti per impedire gli sbarchi, in questi giorni spicca una voce fuori dal coro. Un amministratore che gli extracomunitari non solo non vuole respingerli, ma li invita in "casa propria" per dare nuova linfa a una terra che altrimenti rischia di rimanere senza abitanti. Gerardo Santomauro, neosindaco di ventotene, isola dell'arcipelago ponziano, in controtendenza, sta lanciando accorati appelli a migranti e profughi perché vengano ad abitare in pianta stabile sull'isola per evitare lo spopolamento e la chiusura delle scuole.

Nell'isola solo 10 bambini

Famiglie purché con bambini, minori non accompagnati, orfani, madri con figli, saranno i benvenuti: "venite da noi", dice il sindaco. L'invito vale anche per gli italiani, ovviamente. Nella piccola isola di appena un chilometro e mezzo quadrato di superficie che fa la felicità dei vacanzieri fuori delle mete del turismo di massa, i bambini sono diventati una rarità: ne sono rimasti appena 10, due alle medie e otto alle elementari e c'è il rischio della chiusura definitiva della scuola. I residenti, poco meno di 600, in inverno diventano 200. Una triste realtà, che d'altra parte accomuna migliaia di piccoli borghi di cui è fatta l'Italia.

Ventotene, nuovo simbolo dell'Europa

Oggi a Roma c'è stata una conferenza stampa per la presentazione di "Ero straniero", la campagna a sostegno della legge di iniziativa popolare promossa da Emma Bonino e dai radicali italiani con associazioni laiche e cattoliche, per modificare la legge Bossi-Fini e in generale la normativa sull'immigrazione.

In rappresentanza del comune di Ventotene, ha partecipato la delegata Maria Ausilia Mancini che ha ribadito l'appello di Santomauro, primo cittadino, appena eletto lo scorso giugno. "Ventotene è isola della pace e porta d'Europa - ha detto Mancini - per questa ragione vorrebbe facilitare l'integrazione dei propri bambini con bambini migranti, creare uno stile integrativo, lavorando perché diventi una consuetudine".

Sulla scia del caso più famoso in Italia che e quello del piccolo comune di Riace, Ventotene lotta per evitare lo spopolamento. Culla dell'europeismo da quando Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel 1941 scrissero quel "manifesto" che ispirò il processo d'integrazione europea, da isola dell'accoglienza dei confinati vuole diventare "esemplare" luogo d'accoglienza degli immigrati e modello alternativo in un'Europa attraversata da venti xenofobi.

L'appello del sindaco

Intervistato da Radio Radicale, il sindaco Santomauro ha spiegato che il suo appello "è rivolto in generale a chiunque voglia venire sull'isola per aiutare il ripopolamento. L'Importante che ci siano bambini in età scolare". In quanto all'accoglienza deve essere "non senza regole, ma fatta di regole ben precise, dando luogo a un'integrazione fondata sul lavoro e su condizioni igieniche buone".

La sua idea sarà portata prima all'attenzione dei cittadini, poi del consiglio comunale. "E' una proposta che ho fatto, la condividerò con tutta la cittadinanza". Favorevole è anche la curia. Il parroco della chiesa locale di Santa Candida, don Vincenzo Matera, ha appoggiato l'iniziativa del sindaco. "Anche la chiesa farà la sua parte e darà dei locali della casa canonica per accogliere qualche famiglia". Tra i progetti dell'amministrazione comunale, destinare per i migranti la casa-alloggio per anziani che verrebbe trasformata in una casa famiglia.