E' arrivata la risposta della Corea del Nord alle dichiarazioni di Donald Trump rilasciate alle Nazioni Unite. Sarebbe pronto un nuovo test nucleare, una bomba all'idrogeno che verrà fatta detonare nell'Oceano Pacifico. Kim Jong-un sta preparando "azioni di alto livello" in risposta alla minaccia di distruzione di massa degli Stati Uniti, ha annunciato il ministro degli esteri nordcoreano Ri Yong-ho.
Test nucleari
Il test nucleare più potente, tra quelli realizzati dal regime di pyongyang, è stato quello dello scorso 3 settembre, relativo ad una bomba H.
L'esplosione sotterranea ha causato un terremoto con magnitudo compresa tra 5,6 e 6,3 con epicentro nel nordovest del Paese. La potenza sviluppata dall'ordigno sarebbe stata di circa 120 chilotoni. La Corea del Nord ha effettuato sei test nucleari dal 2006 ad oggi. Quello più potente potrebbe essere proprio quello annunciato nel Pacifico: "si tratterà della detonazione della bomba all'idrogeno più potente al mondo", ha dichiarato il ministro degli esteri nordcoreano Ri Yong-ho, pur ammettendo di non conoscere del tutto le reali intenzioni e le prossime mosse del suo leader, Kim Yong-un.
Le minacce di Trump
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva dichiarato di essere pronto a distruggere la Corea del Nord, qualora ce ne fosse bisogno.
"Rocket Man (uomo-razzo, ndr) è impegnato nella sua missione suicida. Non sta uccidendo solo se stesso, ma anche il suo popolo. Non gli importa se la Corea del Nord sta morendo di fame", queste le ultime dichiarazioni di Donald Trump all'Onu, relative al giovane dittatore asiatico.
La replica nordcoreana
La minaccia dell'America non è altro che "il rumore di un cane che abbaia": questa l'impulsiva reazione di Pyongyang al primo discorso del presidente degli Stati Uniti all'Onu.
"Se l'America pensa di intimorirci con il rumore di un cane che abbaia, si tratta proprio del sogno di un cane" continua il ministro degli esteri nordcoreano. Un proverbio coreano, infatti, afferma: "La marcia continua anche quando il cane abbaia e noi non ci fermeremo. Trump non è altro che un folle e dovrà essere pronto a pagare tutte le conseguenze provocate dalle sue minacce.
Non è portato per fare il leader degli Stati Uniti: non è altro che un delinquente a cui piace giocare con il fuoco": queste le ultime dichiarazioni riportate dal ministro degli esteri di Kim Yong-un.
La controreplica del presidente USA
Non si ferma, quindi, il duro scontro verbale fra Donald Trump ed il leader nordcoreano. Il primo ha inoltre fornito la sua controreplica a Kim, affidandosi come sempre al suo account Twitter. "Kim Yong-Un è un pazzo a cui non interessa se il suo popolo sta letteralmente morendo di fame. Verrà quanto prima messo al suo posto".