Una ragazza finlandese a Roma per lavoro è stata aggredita vicino alla stazione Termini da un cittadino del Bangladesh incensurato. Il 23enne, del quale sono note solamente le iniziali, S.K., aveva un regolare permesso di soggiorno per motivi umanitari. L’uomo è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile coordinati dalla Procura di Roma grazie alla testimonianza della vittima che lo ha riconosciuto dalle video riprese delle telecamere della zona.

La ragazza stuprata era in Italia per fare la baby-sitter

La 20enne finlandese era nella capitale per lavorare come baby-sitter ed era arrivata a Roma da qualche giorno.

Venerdì era uscita con alcune amiche per andare in un pub nei pressi della stazione Termini e a fine serata le ragazze hanno cercato un taxi per tornare a casa. Al gruppo si è avvicinato l'immigrato bengalese di 23 anni che si è offerto di dar loro un passaggio; l'amica non ha accettato, ma la finlandese si è fidata dell'aspetto gentile del suo futuro assalitore. L'uomo le ha detto di avere una macchina poco distante, ma in realtà dopo un centinaio di metri l'ha assalita e non si è neanche fermato di fronte a una donna che si è affacciata alla finestra sentendo gli urli della ragazza che chiedeva aiuto. L'uomo di fronte alla resistenza ha cominciato a picchiarla con delle pietre, poi l'ha trascinata in una della zona buia minacciandola di morte e l'ha violentata.

Dopo le botte e la violenza carnale anche il furto

Stavolta era da solo e non in branco come gli stupratori di Rimini di qualche giorno fa e, dopo averla picchiata e violentata le ha sottratto anche i soldi e si è dato alla fuga. La ragazza ha dato subito l'allarme in preda al terrore e ha raccontato agli investigatori di aver avuto paura di morire di fronte alle minacce e alle botte dell'uomo.

Gli uomini della squadra mobile si sono messi subito al lavoro dopo essere stati chiamati dalla donna che si era affacciata alla finestra udendo le grida della ragazza. Si sono recati nella zona della violenza ed hanno arrestato nella giornata seguente il cittadino del Bangladesh di 23 anni. Il giovane si è difeso dicendo di non essere stato lui il violentatore, ma le immagini delle telecamere lo hanno inchiodato, insieme alla testimonianza della ragazza abusata che l'ha riconosciuto senza nessuna esitazione.

Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l'arresto in attesa dell'interrogatorio che si svolgerà entro la giornata di oggi. Durante la perquisizione in casa del bengalese sono stati trovati gli abiti che aveva la notte dello stupro riconoscibili nelle riprese delle telecamere. Attualmente S.K. è agli arresti a Regina Coeli e la sindaca di Roma Virginia Raggi ha voluto far sapere la sua attraverso un tweet: Roma non accetta alcun tipo di violenza.