E' successo in Friuli Venezia Giulia e più precisamente a Latisana: una bambina non è stata ammessa all'asilo nido poiché non in possesso dell'autocertificazione richiesta con il nuovo decreto vaccini; Federica C. madre della bimba, non si arrende e promette battaglia.

Senza certificazione nessuna ammissione

Una mamma di Latisana, comune italiano della provincia di Udine, si è vista rifiutare l'ammissione scolastica all'asilo nido della propria figlia per non aver firmato l'autocertificazione richiesta con il nuovo decreto vaccini. Federica C., così si chiama la donna, ha dichiarato di non aver posto alcuna sigla perché non era d'accordo a far visionare i propri dati personali e di sua figlia a persone differenti dal dirigente scolastico e che questa non era una protesa no-vax.

Secondo il decreto legge del 7 Giugno 2017, rispettare gli obblighi vaccinali diventa un requisito indispensabile per l'ammissione dei bambini alle scuole dell'obbligo e negli asili nido; Federica però, avrebbe dichiarato di avere tutta l'intenzione di far vaccinare sua figlia e che questa sarebbe solo una questione di principio.

Sono stata invitata ad andarmene

Sul profilo facebook della donna sono state scritte delle autodichiarazioni in merito alla vicenda proprio per chiarire la situazione in merito al rifiuto avvenuto nell'asilo nido; Federica ha dichiarato di aver fornito la copia del certificato attestante la volontà della donna di far vaccinare la figlia che ora ha due anni e che non ha mai ricevuto alcuna vaccinazione.

"Venerdì vengo invitata a non lasciare la bambina in classe" ha commentato la donna, spiegando anche di non aver firmato il documento imposto dalla Regione Friuli Venezia Giulia perché non conforme ai fini legislativi e che i dati personali dovranno essere visionati solo ed esclusivamente dal Dirigente Scolastico della scuola, Unico Garante per la Privacy autorizzato.

Inoltre Federica ha spiegato che l'unico motivo della sua protesta è quello poc'anzi elencato e che lei non è una tra le persone che si dichiarano "no-vax", anche se-commentano gli autori di "Il Giornale"- sul suo profilo si possono visionare post con slogan contro la vaccinazione obbligatoria o iscrizioni a gruppi facebook riguardanti la pericolosità della stessa.

Per ora la bambina è a casa ma la donna ha già annunciato di voler fare una battaglia legale per far valere i propri diritti affermando "Ho tutta la documentazione in regola con la legge, mia figlia dovrà andare all'asilo".