Nel corso di questo mese l'ISIS (Islamic State of Iraq and Syria), è stato cacciato dal territorio siriano. Dopo la liberazione dello stato mediorientale, sono giunte numerose testimonianze degli orrori perpetrati dal gruppo di estremisti islamici, come quella di una schiava del califfato, che è stata costretta ad assistere a cose e scene terribili che ha in seguito raccontato al The Sun. Ma andiamo a vedere insieme, dopo la liberazione di Raqqa, quali sono le previsioni dei generali statunitensi ed i loro timori riguardo le possibili future mosse di Daesh (al-Dawla al-Islamiya al-Iraq al-Sham).

Non è la fine degli orrori

A parlare è il generale Paul E. Funk, che ha affermato che sebbene il califfato sia stato cacciato de facto dall'Iraq e dalla Siria, questo non sancisce la fine degli orrori commessi dall'ISIS. Gli ultimi sono stati mesi duri nei territori conquistati dal califfato, soprattutto per la città di Raqqa, che era stata destinata ad essere il quartier generale di Daesh. Il generale Funk continua dicendo che molti militanti sono morti e ancora di più ne sono in fuga ma che questa non è perobabilmente la fine dell'ISIS. Andiamo a vedere il perché.

Califfato virtuale

Il rischio di attentati, come quello che è successo in Afghanistan nel corso delle ultime settimane, potrebbe ripetersi in altre parti del mondo, poiché nonostante molti membri dell'ISIS siano morti, il califfato continua a reclutare proseliti.

Ma come? Come fa ad entrare nelle case della gente per radicalizzare le persone? Il generale Funk, come riporta il Daily Star, sostiene che nonostante i leader degli estremisti islamici abbiano abbandonato per varie ragioni i loro militanti, cosa che fa supporre che l'ISIS sia destinato a morire, il Califfato continua a reclutare proseliti online.

Infatti, molto spesso è capitato che ragazzi che non avevano mai messo piede in Siria, fossero spinti a commettere atti terroristici e orrori in tutto il mondo. Per questo il generale ha affermato che la loro priorità adesso è diventata localizzare queste persone online, in modo da prendere provvedimenti. Negli ultimi mesi lo scenario politico mondiale è apparso teso anche sul fronte nordcoreano, dove Kim Jong-Un, il giovane dittatore nordcoreano, minaccia di attaccare gli Stati Uniti d'America. Non ci resta adesso nient'altro se non aspettare nuove notizie dalla politica internazionale. A voi i commenti.