Se non ci fossero delle immagini a testimoniarlo, potrebbe sembrare incredibile, eppure è tutto vero. Lo scorso 2 agosto, a Firenze è stato lanciato mobike, il servizio di bici a noleggio al costo di soli 30 centesimi ogni mezz'ora di utilizzo. Già attivo in tante città del mondo, in particolare in Cina, dove è stato ideato, nel nostro Paese Mobike ha avuto come luogo di debutto proprio il capoluogo toscano, venendo poi inaugurato anche altrove, e nei primi 2 mesi di attività ha già conseguito oltre 40.000 iscrizioni e vanta più di 7000 usi quotidiani.

Per poter disporre delle biciclette, che sono geolocalizzate mediante un sistema gps installato al loro interno, è sufficiente scaricare e attivare un'applicazione sui propri dispositivi elettronici, tramite la quale è possibile cercare il mezzo disponibile più vicino, prenotarlo, sbloccarlo, cominciare e finire la corsa. Tutto intuitivo e regolare, se non fosse che diversi utenti hanno preso troppo alla lettera lo slogan 'prendi e lasciala dove vuoi'.

I parcheggi che non ti aspetti

Le immagini diffuse ogni giorno dal gruppo facebook 'Tranquillo mettila dove vuoi', infatti, mostrano come i fiorentini non sempre rispettino le regole, tanto quelle scritte, quanto quelle che fanno appello al comune buon senso.

Gli scatti ritraggono bici parcheggiate sulle strisce pedonali o sui marciapiedi, in curva o sulle ciclabili, sugli spazi riservati alle persone con disabilità e in un caso particolare addirittura nel fiume Arno. La cosa che lascia perplessi è che una delle caratteristiche vincenti del servizio risieda proprio nella semplicità del parcheggio della bicicletta, poiché non occorre riconsegnarla ma è sufficiente lasciarla ovunque sia presente una rastrelliera, un'area Mobike o una posteggio pubblico in grado di non ostacolare pedoni e veicoli.

Un'incomprensibile inciviltà

Eppure non mancano mai gli utilizzatori che scelgono i parcheggi più impensabili: c'è chi abbandona la bici nel centro delle strade, chi di fronte all'ingresso di attività commerciali ed edifici, chi sotto cartelli che esprimono chiaramente il divieto e chi addirittura si reca nei giardini di abitazioni private.

Per non parlare del fatto che sono state segnalate delle Mobike parcheggiate anche al di fuori della zona di competenza. Indubbiamente un gran peccato, che dimostra come l'inciviltà riesca spesso ad avere la meglio anche quando si viene il più possibile agevolati.