Il giornalista e conduttore televisivo Aldo Biscardi è morto l'8 ottobre a Roma: la triste notizia è stata comunicata dalla famiglia. I funerali si terranno alla chiesa di San Pio X in Piazza della Balduina in data 9 ottobre, a Roma, alle ore 15. Il 26 novembre il giornalista avrebbe compiuto 87 anni; già da qualche settimana era ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma.

Aldo Biscardi

Entrato in Rai nel 1979 come caporedattore, diventa nel 1983 vicedirettore del TG3, ma deve la propria fama al suo programma "Il Processo del Lunedì", trasmissione sul calcio che ha lanciato nel 1980 e che ha condotto in prima persona dal 1983.

Si deve a lui la nascita del moderno talk-show sportivo. Nel 1994 passa dalla Rai a Tele+, e il suo storico format assume il nome de "Il Processo di Biscardi". Nel 1996 l'approdo a Telemontecarlo, emittente che dal 2001 cambierà nome in La7.

Biscardi continuerà a condurre la trasmissione fino al 2015, mentre nel 2013 ottenne un record certificato dal Guinness dei primati per aver condotto 33 edizioni consecutive del programma. Il marchio è stato ereditato dai figli Antonella e Maurizio. Attualmente "Il processo di Biscardi" va in onda ogni lunedì alle 21:15 sul canale 7 Gold ed è condotto dalla ex velina Giorgia Palmas, mentre Antonella Biscardi si occupa delle interviste ai personaggi famosi in "Un calcio da Vip", e Maurizio Biscardi cura "Il Var dello sport".

Nel 1998 all'interno del "Processo di Biscardi" nasce la Supermoviola, o Moviolone, che ricostruisce con l'ausilio della tecnologia gli episodi calcistici, al fine di individuare eventuali errori o sviste arbitrali in determinate partite.

Il VAR

Il Video Assistant Referee è un sistema tecnologico di supporto all'arbitro. aldo biscardi si è sempre battuto per la moviola in campo, la considerava fondamentale già nel 1978, e solo quest'anno è diventata realtà.

Il giornalista molisano sosteneva che la moviola fosse utile per evitare errori che rischiano di falsare i risultati delle partite, aiutando al contempo a chiarire gli episodi più controversi.

Il VAR, avendo lo scopo di correggere le decisioni chiaramente sbagliate e di segnalare episodi importanti o gravi che possono sfuggire all'occhio dell'arbitro, non sarà applicabile in ogni situazione di gioco. Il sistema, infatti, può intervenire dietro richiesta diretta del direttore di gara, o su segnalazione degli assistenti, in caso di decisioni palesemente errate.