A pochi giorni dalla discussa vicenda dell’aggressione ai danni del reporter della trasmissione Rai “Nemo” Daniele Piervincenzi ed il film maker Edoardo Anselmi, un nuovo caso di violenza vede stavolta come protagonista la troupe di Striscia la Notizia capeggiata da Vittorio Brumotti.

L'aggressione

Il campione di bike trial, accompagnato da due cameramen, è stato infatti assalito e derubato delle telecamere presso il parco della Montagnola di Bologna, dove si trovava per girare un servizio sullo spaccio di sostanze stupefacenti in quella zona.

Dopo essersi finto un cliente ed aver preso visione della droga, Brumotti ha estratto il megafono per denunciare platealmente l’accaduto quando, insieme agli operatori, si è ritrovato accerchiato da un gruppo di almeno dieci stranieri che, dopo averlo assalito ed aver sottratto l’attrezzatura, sono fuggiti via facendo perdere le proprie tracce.

Lo spaccio

È stato, in seguito, lo stesso inviato del Tg satirico di Canale 5 a denunciare l’accaduto ai carabinieri di Bologna, i quali hanno dato il via alle indagini giungendo all’arresto con l’accusa di spaccio di cinque africani tra i 17 e 32 anni, con precedenti, ed al sequestro di 119 grammi di marijuana.

Gli spacciatori, oltre ad offrire con nonchalance cocaina ai passanti, proponevano ai potenziali acquirenti addirittura la possibilità di comprare armi, annoveravano nel proprio “catalogo” pistole e kalashnikov.

Una pratica quotidiana che ogni giorno si svolge in un parco situato in pieno centro, a pochi passi da un asilo e dove i bambini spesso si recano a giocare; tuttavia, come confermato da alcuni testimoni nelle poche immagini che gli inviati di Striscia sono riusciti a salvare a seguito dell’aggressione, gli spacciatori avvicinerebbero chiunque senza alcun timore nei confronti delle autorità.

Le indagini

Oltre alla telecamera in possesso dell’operatore, gli stranieri avrebbero sottratto anche i cellulari di alcuni giovani accorsi in difesa di Brumotti, che già lo scorso agosto era stato vittima di un’aggressione da parte di un gruppo di stranieri durante un’escursione in bici in compagnia del padre nel Savonese.

Non si ha tuttavia ancora la certezza che gli uomini fermati ed identificati dai carabinieri siano direttamente coinvolti nell’aggressione alla troupe di Striscia. Continuano dunque le indagini per dare un volto ai veri colpevoli della vicenda.