Renata Rapposelli, la pittrice, come sappiamo non è più tra le persone scomparse. È stata ritrovata morta sulla sponda del fiume Chienti il 10 novembre. In mezzo ai rovi. Un passante ha notato il cadavere e ha chiamato i Carabinieri. Scomparsa il 9 ottobre, un amico, Tonino, ha fatto denuncia il 16. Solo così si viene a sapere che è scomparsa da Giulianova, in Abruzzo, scendendo dalla macchina del marito. Rimangono indagati per omicidio Giuseppe e Simone Santoleri, rispettivamente il marito e il figlio: le indagini sono ancora in concorso.

Da qui parte la puntata di Chi l'ha visto? con delle considerazioni e ipotesi alquanto curiose e forse indicative.

Un semplice lapsus o qualcosa di più?

Il figlio, Simone aveva parlato, prima del ritrovamento del corpo proprio alle telecamere di Chi l'ha visto?. Raccontava di aver scoperto della scomparsa della madre tramite una telefonata pervenuta dal Maresciallo di Cingoli che gli spiegava che un amico della donna aveva denunciato la sua scomparsa. Nell'intervista Simone sbaglia più volte dicendo Maresciallo di Chienti anziché Cingoli. Continua a sbagliare il nome e a ripetere Chienti. Senza un motivo. Un lapsus? Perché questo continuo errore? Federica Sciarelli si domanda se sia davvero un errore involontario, dal momento che il nome del fiume era sconosciuto, poiché il cadavere è stato ritrovato solo il 10 novembre.

E' un fiume poco noto, quasi in secca. Una coincidenza che non può passare inosservata.

Nuovo sequestro dell'auto

Simone sempre a Chi l'Ha visto? aveva raccontato, 19 giorni dopo la scomparsa della donna, il suo rapporto difficile con la madre che ritiene non essersi mai comportata come tale. Non si vedevano da 8 anni.

Paola Grauso, inviata del programma di Rai 3, ci aggiorna circa il caso: questa mattina, 15 novembre 2017, è stata effettuata l'autopsia che ha fugato gli ultimi dubbi circa l'identità del cadavere.

Si tratta senza dubbio di Renata Rapposselli. I due medici legali non sono ancora riusciti ad indicare il motivo della morte. Dovranno svolgere ancora esami tossicologici, per capire se sia stata avvelenata.

I carabinieri tornano a casa del figlio

Sempre oggi, 15 novembre, i carabinieri sono tornati a casa di Simone. Paolo Fattori, l'inviato di Chi l'ha Visto?, ha chiesto all'avvocato se Santoleri fosse in stato di fermo.

Il legale dell'uomo nega e dice che i carabinieri volevano semplicemente sequestrare per la seconda volta la 600 bianca. L'auto era stata portata via dai carabinieri anche due settimana fa. I Ris avevano effettuato gli esami del luminol che non avevano rilevato alcuna traccia di sangue. Dunque perché il secondo sequestro? Gli inquirenti vogliono capire se c'è una connessione tra la macchina e il luogo del ritrovamento, esaminando terriccio o altri elementi che potrebbero combaciare con la vegetazione che circonda il fiume Chienti.

Una famiglia difficile

Un groviglio di odio e risentimento. Renata, negli anni 90, aveva una famiglia normale e benestante. Lei, due figli e il marito, Giuseppe, che guadagnava bene.

Un appartamento bellissimo, come ricorda anche Simone Santoleri. Dice anche, nei suoi racconti alla trasmissione, che a gestire i soldi era la madre. La donna giocava a tennis e aveva la passione della pittura ad olio. Poi fu colta da una 'folgorazione' religiosa. Un rapporto con Simone già difficile, che venne compromesso del tutto dalla forte religiosità, quasi ossessiva, che cominciava ad insinuarsi nella mente di Renata. Simone dice che lui, per esempio, da adolescente ascoltava musica Metal, che per la madre era un segno del demonio. Il padre, Giuseppe, lavorava il 90% del tempo a Milano. Renata e il marito si lasciarono e ripresero più volte, cambiando molte case fino ad arrivare a Giulianova.

Una delle vicine del piano di sotto dei tempi, ricorda una sera dove sentì una lite violenta, a testimonianza dei difficili rapporti all'interno della famiglia Santoleri.

Tutti rimangono senza soldi

Per far decollare la sua arte pittorica, Renata investe soldi in campagne pubblicitarie e contrae debiti, anche usando i soldi di famiglia. A 64 anni rimane senza niente. Vive in alloggio del Comune nel centro di Ancona con il solo sostentamento del marito: un assegno da 200 euro al mese. Lui prende 1000 euro al mese e finisce per convivere con il figlio, Simone. Padre e figlio non vedevano Renata da 8 anni. E lo stesso giorno in cui si sono 'riuniti' è scomparsa.

Simone, un uomo violento

Anche la vita adulta di Simone, che ha una figlia, è scandita da violenze e episodi tragici.

Ha, infatti, perso la podestà genitoriale. Il rapporto con la madre della figlia finì malissimo perché la ex lo denunciò in quanto lui le aveva puntato una pistola alla testa, per gelosia. All'epoca Simone faceva la guardia giurata. La donna riuscì a salvarsi fingendo di accettare le condizioni imposte, per poi denunciarlo dopo aver raccolto alcune prove. Un'amica di Simone dice, al telefono con Chi l'ha visto? l'uomo trattava molto male anche il padre, Giuseppe, tenendolo praticamente segregato in uno sgabuzzino.

L'incontro dopo 8 anni

Torniamo ai giorni nostri. Renata andò a trovare il figlio e il marito perché gli venne detto che Simone era malato. Per quello accettò, non senza pensarci a lungo.

Decise di andare a Giulianova e fu proprio Giuseppe ad andarla a prendere in stazione. Simone racconta che appena entrata in casa si è messa subito a parlare di soldi. Un argomento spinoso, in una famiglia disgregata dove la sola fonte di sostentamento è la pensione di Giuseppe. Pare che la donna abbia chiesto 3000 euro di arretrati. Giuseppe avrebbe proposto di tornare a vivere tutti insieme, per risolvere le questioni economiche. Simone ascoltava dalla cucina e si arrabbiò molto quando la mamma chiese di andare all'estero tutti insieme, dove cominciare una nuova vita, con la pensione del marito e vendendo i suoi quadri. A queste parole il figlio, Simone, ammette di essersi alterato e di aver chiesto al padre di riportarla a casa.

Da li non si sa più nulla. Giuseppe dice di averla lasciata vicino al santuario di Loreto. Ma nessuno l'ha vista.

Giuseppe normalmente non guidava per lunghi percorsi

Molti dicono però che Giuseppe non guidasse e mai avrebbe riaccompagnato la moglie così lontano. Dice, infatti, di averla lasciata a 2 km dal santuario di Loreto. Se Tonino, l'amico del gruppo di preghiera su WhatsApp, non avesse fatto denuncia, probabilmente non si sarebbe saputo nulla di Renata Rapposselli e nessuno l'avrebbe cercata.

Molte le domande di questo caso di #cronacanera che lasciano dubbi, che la conduttrice di Chi l'ha Visto? Federica Sciarelli evidenza:

Perché la loro 600 poche ore dopo la scomparsa di Renata, come testimoniato dalla vicina, era parcheggiata al contrario?

E perché la mattina dopo era nella posizione abituale?

Ma soprattutto ci si domanda: come mai, in tempi non sospetti, quando nessuno sapeva, Simone continua a dire Chienti anziché Cingoli?

Un lapsus che potrebbe significare molto....