Questo è quanto è successo a Cordoba, una città spagnola di circa trecentomila abitanti, dove una donna di appena ventisei anni è stata arrestata per avere letteralmente (ed anche praticamente) tagliato i genitali di un uomo con l'ausilio di una cesoia. La donna è stata prontamente arrestata dalle forze dell'ordine, mentre l'uomo, un musicista di circa quaranta anni, è stato trasportato con urgenza al pronto soccorso più vicino, dove è stato sedato e sottoposto ad un delicatissimo intervento. Secondo quanto comunicato dall'avvocato difensore della ventiseienne, la ragazza avrebbe tranciato i genitali dell'uomo per resistere ad un tentativo di violenza sessuale.
L'uomo, secondo quanto dichiarato, avrebbe accolto la donna in casa sua con la scusa di aver dimenticato uno strumento nel suo appartamento ed avrebbe tentato di abusare sessualmente di lei, ma la prontezza di riflessi della giovane le hanno permesso di afferrare una cesoia e di tranciare il membro dell'uomo, riuscendo così a liberarsi.
Il giudice non crede alla versione della ragazza
Secondo il giudice che ha seguito l'udienza, la "storiella" della resistenza ad una violenza sessuale non regge e non giustifica minimamente il gesto della donna, soprattutto perché, fino ad ora, non ci sono state denunce nei confronti dell'uomo. Allo stesso tempo, il giudice accusa la donna per le ferite profonde e quasi mortali che ha inferto al quarantenne.
Mentre gli inquirenti tentano di portare avanti le indagini per comprendere il reale movente di tale gesto, la donna è stata sottoposta ad alcune sedute psichiatriche per farle comprendere la gravità della situazione e quanto siano gravi non solo le ferite riportate dall'uomo, ma anche il gesto nei suoi confronti. Al momento non vi sono informazioni fondate in merito alla relazione dei due, ma la cosa certa è che la vittima e l'aggressore si conoscevano molto bene, tanto da ritrovarsi all'interno dello stesso appartamento per motivi ancora non chiari. L'uomo, secondo quanto comunicato dai medici, si troverebbe ora fuori pericolo, ma la situazione resta ancora di grave entità e, con molta probabilità, l'uomo non avrà più la capacità di procreare.
Per quanto riguarda la violenza che Brenda, questo è il nome della donna, avrebbe subito non vi sono ancora prove reali e sia il giudice che gli avvocati sono in attesa dei referti medici per poter finalmente decidere chi è il vero colpevole e chi la vittima.