Ci troviamo a Cogliate, un piccolo comune di circa ottomila abitanti in provincia di Monza e Brianza nel lombardo, dove poco dopo le ore dodici di questa giornata, 25 novembre 2017, una donna ha ucciso il proprio compagno con una martellata in testa. L'uomo, di circa quarantatre anni, è stato prontamente soccorso dal personale del centodiciotto, ma le condizioni in cui gravava il giovane non gli hanno lasciato alcuno scampo. Secondo le dichiarazioni raccolte dagli inquirenti, i due abitavano all'interno dello stesso appartamento dove si è consumato il delitto, ma già da alcuni mesi la loro relazione aveva subito delle alterazioni non propriamente positive e che spingevano la coppia a litigare continuamente.
I vicini affermano di avere assistito indirettamente all'ennesimo litigio tra i due compagni ed hanno dichiarato che l'uomo, Marco Benzi, era continuamente fuori casa e tornava solo per poche ore al giorno (la maggior parte delle quali era scenario di litigate).
Un omicidio volontario? Oppure è stato un incidente?
Gli uomini del comando dei Carabinieri stanno ancora indagando su quanto accaduto, cercando continuamente di confermare o smentire quanto dichiarato dalla ragazza che si trova ora in stato di fermo con l'accusa di omicidio colposo. Si cerca di comprendere se la donna abbia volutamente afferrato il martello per colpire con violenza il compagno alla testa, o se si è trattato di un semplice incidente dovuto agli strattoni causati da quell'accesa discussione.
La donna, che è stata ascoltata dai militari dopo esser finita al pronto soccorso per un malore, ha dichiarato di aver divorziato dal suo precedente marito e di avere ancora tre figli a carico. Secondo le ricostruzioni dei fatti, sarebbe stato proprio l'ex della donna, con il quale Serena Amico (il nome dell'indagata) aveva avuto una tranquilla discussione telefonica in mattinata a trovare il corpo di Marco sul pavimento e a chiamare prontamente, ma inutilmente, i soccorsi.
La donna, all'arrivo dell'ex marito, era ancora scossa da quanto accaduto ed è stata colta da un malore. Non sono ancora ben chiare le motivazioni di fondo della lite, ma gli inquirenti assicurano che ogni minimo particolare che verrà a galla dalle indagini non sarà accantonato e servirà per comprendere al meglio se si è trattato o meno di un incidente. La vittima, secondo le indagini, era già reduce di reati contro il patrimonio e di possesso e spaccio di sostanze stupefacenti.