Viene dal Galles la terribile notizia che ha scosso la Gran Bretagna, quella del brutale assassinio della piccola Elsie, 18 mesi appena, uccisa dal padre adottivo Matthew Scully-Hicks, 31 anni, ex istruttore di fitness.

L'infanticidio risale allo scorso maggio quando la bambina, dopo essere stata ripetutamente scagliata a sangue freddo contro le pareti e colpita alla testa con un corpo contundente, come confermato dal pubblico ministero Paul Lewis QC, è stata condotta in ospedale dopo quattro giorni di agonia, dove poi è deceduta per i traumi riportati.

Le continue sevizie

La piccola nei mesi precedenti era stata ricoverata in diverse occasioni, presentando ferite significative, tuttavia né i medici né il coniuge avevano mai sospettato che il papà adottivo fosse il colpevole di quelle atrocità, al punto che solo due settimane prima del decesso i servizi sociali avevano confermato l’adozione definitiva per la coppia.

L’uomo, convolato a nozze in Portogallo nel 2012 con il compagno, aveva lasciato il lavoro per potersi dedicare a tempo pieno ad Elsie e all’altro figlio adottivo della coppia, la cui identità è rimasta riservata per motivi di privacy, e risiedeva in una cittadina nei pressi di Cardiff, nel Galles, con il sogno di costruire una famiglia.

Il processo

Tra le prove presentate a suo carico, sono stati tenuti in considerazione gli sms inviati al marito, nei quali emergerebbe l’evidente ostilità dell’uomo verso la piccola, descritta come un vero e proprio demonio.

«Satana vestita da bambina» la definisce in uno dei suoi messaggi, senza nascondere l’insofferenza legata a semplici necessità di Elsie, come mangiare pur avendo già bevuto del latte o svegliarsi ad intervalli regolari durante la notte, chiedendo attenzione.

A queste si aggiungono le dichiarazioni dei vicini che avrebbero sentito spesso l'uomo inveire contro la piccola.

L'insospettabile

Sia il marito che i medici che hanno dovuto, in più occasioni, medicare la bambina condotta in ospedale con evidenti traumi e ferite, sostengono di non aver nutrito alcun tipo di sospetto nei confronti del genitore ed aver sempre creduto alle versioni riportate per coprire la vera origine delle indicibili violenze.

Oggi Scully-Hicks, sebbene continui a dirsi innocente, è stato riconosciuto quale unico colpevole della morte della bambina condannato alla pena dell'ergastolo per l'orrendo crimine.