Poco ma sicuro, i conservatori inglesi riderebbero a crepapelle guardando “Bambi” e “Dumbo”. Questo è, a quanto pare, il messaggio giunto agli occhi degli animalisti più turbolenti. Il frutto della rabbia – giustificabile – dei liberali d’ogni parte d’Europa è stato il rifiuto, da parte dell’ala conservatrice inglese, di un decreto discusso in parlamento. L’emendamento riguardava una parte del trattato di Lisbona, secondo cui veniva riconosciuto che gli animali fossero forme di vita senzienti.

Nessuna sorpresa, perciò, per la reazione dei Verdi e degli ambientalisti, in prima linea l’agenzia Compassion In World Farming, sia dentro che fuori dall’isola.

Ancora di più non dovrebbe sorprendere la difesa dei conservatori, portata avanti dal parlamentare Michael Gove.

Secondo i Tory, infatti, l’obiettivo non è quello di rifiutare la capacità di provare dolore degli animali. Viceversa, si tratta di rinviare la decisione una volta attuata la Brexit, per potersi concentrare meglio sulla questione.

Le dichiarazioni delle deputata Lucas

Caroline Lucas, la deputata verde che ha portato l’emendamento agli occhi del parlamento inglese, non è però convinta delle parole di Gove. “Se una legge dell’UE non è il giusto modo di trasferire un’ideale europeo nel Regno Unito prima della Brexit, allora cos’è?”, ha dichiarato Lucas.

La deputata ha poi aggiunto: "Il rifiuto del governo di accettare questo emendamento è semplicemente assurdo - e la loro insistenza sul fatto che la sensibilità è coperta dalle vecchie leggi sugli animali è sbagliata”.

E infatti è opera dello stesso partito conservatore una legge che non identificava ancora la sensibilità degli amici a quattro zampe, agendo invece a favore degli animali domestici in difficoltà, abbandonati o malnutriti. Un decreto senza dubbio positivo, ma non ancora completo, vista la mancanza di riconoscimento come esseri senzienti.

Tant’è vero che Lucas ha proseguito il discorso: “La Gran Bretagna ha agito in modo intelligente nel controllo del benessere degli animali nel corso degli anni, motivo per cui abbandonare questa disposizione sarebbe un grosso errore. Il governo britannico ha iniziato a introdurre questo protocollo UE di recente, ed il rifiuto di modifiche adesso il disegno di legge è solo un ossessione.

Si tratta di un problema che impedisce ai ministri diadottare questo stesso emendamento”.

I conservatori sono stati colti di sorpresa, proprio durante le elezioni, dalla profondità dei sentimenti riguardo alle questioni relative ai diritti degli animali. E ciò dopo che il partito aveva già dichiarato di volere un voto libero sulla caccia alla volpe e di non mantenere le promesse sul divieto delle vendite di avorio nel Regno Unito. Fortunatamente per volpi ed elefanti, dopo questa bufera mediatica il governo ha abbandonato l'idea di riaprire il dibattito sulla caccia e ha vietato temporaneamente il commercio dell’avorio nei suoi confini, a prescindere dall’età degli oggetti.