Nelle ultime settimane e negli ultimi giorni Ostia è stata teatro di diversi episodi che l'hanno portata al centro della cronaca nazionale. L'8 novembre scorso Roberto Spada, fratello minore di Carmine "Romoletto" Spada, ritenuto dagli inquirenti boss dell'omonimo clan, ha aggredito con una testata ed a manganellate gli inviati della trasmissione televisiva Nemo, poi negli ultimi giorni due uomini sono stati "gambizzati" di fronte ad una pizzeria e sabato scorso sono stati esplosi alcuni colpi di pistola contro un'abitazione della famiglia Spada.
Una situazione di tensione che ha portato il sindaco di Roma, Virginia Raggi, a caldeggiare l'ipotesi di inviare l'esercito sul litorale romano. L'europarlamentare Alessandra mussolini, invece, intervenuta ai microfoni di una radio rievoca il suo celebre nonno: "In due o tre mesi risolverebbe tutto".
L'intervento della Mussolini
Intervistata dalla trasmissione radiofonica Ecg condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su "Radio Cusano Campus" Alessandra Mussolini ha dichiarato che per risolvere la preoccupante situazione di Ostia ci vorrebbero "due o tre mesi di mio nonno". Un ascoltatore intervenuto ha poi domandato se "servirebbe Benito Mussolini per riportare l'ordine sul litorale romano", e lei ha replicato "Si, quando già sono presenti le forze di polizia che vanno in giro la popolazione è più tranquilla" ha replicato la nipote del duce.
Gli episodi degli ultimi giorni
Mancavano pochi minuti alle 22.00 di giovedì scorso quando un uomo con il volto coperto da un casco ha sparato diversi colpi di pistola davanti ad una pizzeria ubicata in via delle Canarie, ferendo alle gambe il padre della proprietaria del locale ed il pizzaiolo che ci lavora. Un vero e proprio agguato dietro al quale, secondo gli inquirenti, ci potrebbe essere un regolamento di conti o questioni legate al racket.
Nella serata di sabato scorso, invece, ben cinque colpi di pistola sono stati sparati contro il portone di casa di un appartenente alla famiglia Spada in Via Forni, ritenuto il quartiere generale del clan. Successivamente sarebbe stata presa a botte anche la porta di casa del fratello. In entrambi i casi non c'è stato spargimento di sangue.
Secondo le forze dell'ordine si potrebbe trattare di un episodio di guerra tra bande criminali operative nel territorio del litorale romano. Proseguono le indagini delle forze dell'ordine su entrambi gli episodi.