Nella scorsa notte è avvenuto un nuovo test missilistico coreano che ha rotto una tregua durata 75 giorni, destando scalpore e preoccupazione in tutta la comunità internazionale. Il missile è partito nelle vicinanze di Pyongson nella provincia di Pyongang alle 3:17, ed è caduto nel mare giapponese a soli 250 km dalla costa dopo un volo di 53 minuti.
La pericolosità del missile
Come afferma il Pentagono, questa tipologia di missile costituisce un pericolo più grande rispetto ai due missili lanciati rispettivamente il 4 e il 28 luglio scorso. Questo nuovo vettore chiamato “Hawsong 15” può volare più in alto e più a lungo, le stime degli esperti indicano che potrebbe avere una gittata massima di 13.000 km.
Quest’ultimo è un dato molto preoccupante poiché, se fosse vero, sarebbe in pericolo tutto il Giappone, tutta la costa californiana e addirittura la città di Washington che è a “soli” 11.000 km dalla Corea.
Le reazioni internazionali
Il presidente americano ha reagito chiamando subito il premier giapponese Shinzo Abe e il presidente sudcoreano Moon Jae-in e spiegando alla stampa che: “...questa è una situazione che possiamo gestire”. Durante la scorsa visita in Cina, Trump ha affermato più volte che: “...bisognerebbe offrire un’ultima possibilità alla Nordcorea di abbandonare il nucleare, ma se la minaccia dovesse essere reale ed imminente, non escludiamo di chiudere la partita con una dura azione militare”.
Invece il presidente sudcoreano Moon Jae-in si è mostrato più pacifista, auspicando una soluzione diplomatica del caso, evitando così spargimenti di sangue: "La situazione può sfuggire di mano, dobbiamo fermare i nordcoreani prima che facciano un errore di valutazione fatale e prima che gli americani considerino uno strike preventivo".
Nel frattempo, tutti i capi di stato coinvolti hanno chiesto una riunione di emergenza del consiglio di sicurezza dell’Onu, mentre la Francia si è espressa riguardo a un aumento delle sanzioni contro la Nordcorea.
La situazione coreana
Quello lanciato la notte scorsa è stato solo l’ultimo dei venti missili lanciati dalla Nord Corea in un solo anno, e secondo gli analisti non sarà l’ultimo.
Il piccolo stato asiatico diventa dunque un potenza atomica, che potrebbe colpire varie zone del globo con testate nucleari. Solo il 20 novembre scorso, l’amministrazione di Washington aveva inserito la Nord Corea tra gli “stati canaglia”, in quanto paese che promuove il terrorismo internazionale.