La Corea del Nord è ormai diventata famosa in Europa per le eccentriche e pericolose trovate del leader Kim Jong Un. Innanzitutto ricordiamo che quest'ultimo governa la parte nord della Corea già da tanti anni, più precisamente dal 2011, succedendo suo padre nella carica di guida suprema di questo Paese e divenendo il più giovane capo di Stato del mondo. In realtà, però, la sua figura sta emergendo solo ultimamente a causa dei conflitti, probabilmente anche d'interessi, che ha con il governatore degli Stati Uniti d'America Donald Trump.
In questo ultimo anno, il governatore della Corea del Nord ha dimostrato di voler trasformare il proprio Paese in una vera e propria potenza nucleare, prendendo sempre più spesso come mirino gli Stati Uniti d'America.
Per questo motivo, sono sempre più frequenti i test balistici che vengono effettuati nel territorio nordcoreano, creando non pochi problemi anche agli Stati vicini. Il Giappone, in particolare, non ha esitato a dichiarare di avere paura per il proprio territorio in quanto l'ultimo missile lanciato ieri si è avvicinato alle acque nipponiche. Perfino il test prima di questo aveva fatto sì che il missile sorvolasse il nord del Giappone. Considerando l'ultimo test, però, adesso il problema è un altro: Kim Jong Un dichiara che grazie alla potenza balistica raggiunta, i suoi missili sono in grado di colpire Washington e tutta la costa orientale americana.
La reazione degli americani
Indubbiamente si è diffuso il panico nello Stato americano in quanto, dopo appena 30 anni dalla Guerra Fredda, si sta ripresentando la paura per gli attacchi nucleari.
Proprio per questo motivo, infatti, è stato immediatamente convocato il Consiglio di sicurezza per una riunione d'emergenza che dovrebbe portare a prendere decisioni definitive sul da farsi. Trump, infatti, ha dichiarato nella serata di ieri sera che lo Stato se ne occuperà in quanto questa è una situazione "da gestire". L'intenzione principale sarebbe quella di isolare economicamente la Corea del Nord, in modo da annullare completamente la sua potenza.
Il segretario Rex Tillerson, dunque dichiara di voler prendere ulteriori misure rispetto a quelle già adottate dal Consiglio di sicurezza dell'Onu che ha proibito il traffico marittimo di beni da e verso il Paese di Kim. A quanto pare questi provvedimenti non hanno minimamente spaventato il leader nordcoreano che continua imperterrito con i suoi test, per cui non resta che aspettare che i vertici dei Paesi più potenti prendano la decisione più saggia per fermare tutto ciò, sperando sempre che il mondo abbia imparato qualcosa dalla propria storia passata.
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