Voleva il fondoschiena come quello di Kim Kardashian, la star dela tv e dei social popolarissima per il suo 'lato B'. Per questo, si è sottoposta a un intervento di Chirurgia estetica in un salone di bellezza, come se si trattasse di un taglio ai capelli o di una semplice manicure. Cosa abbia spinto una giovane donna, moglie e madre di due figlie, la colombiana Carolina Andrea Aguirre Castano, di 38 anni, a un comportamento tanto imprudente, non è chiaro. Forse il fatto che questi trattamenti siano proposti ed eseguiti a basso costo, ovviamente in centri non abilitati.

Di certo lei non può spiegarlo più perché non è sopravvissuta. E' morta durante il trasporto in ambuanza dopo essersi sentita male.

Morire per aumentare il volume dei glutei

L'episodio è accaduto a Medellin. Prima di Natale, Carolina Andrea Aguirre Castano era andata dall'estetista. Proprio come fanno tante donne al mondo. Ma lei non voleva fare una manicure, né un massaggio anticellulite al centro di bellezza del quartiere El Chagualo. Voleva migliorare l'aspetto del suo fondoschiena, regalarsi per Natale un 'lato B' sexy, alla Kim Kardashian, sua 'diva' di riferimento. E così ha deciso di sottoporsi a un vero e proprio intervento chirurgico per aumentare il volume dei glutei ed essere "alla moda".

Si è affidata a un estetista e ai suoi "collaboratori" per farsi impiantare delle protesi. L'operazione non è "riuscita" ed una procedura che sarebbe di routine per un normale chirurgo, le è stata letale. Secondo quanto riportato dal "Noticias Caracol", organo d'informazione colombiano, alla donna è stata iniettata una sostanza non meglio identificata.

L'iniezione che avrebbe dovuto precedere l'inserimento delle protesi, forse le ha provocato uno shock anafilattico. Le cause della morte non sono state rese note. La donna si è sentita subito male, è stata chiamata un'ambulanza per portarla all'ospedale, ma è deceduta durante il tragitto.

Arrestato il titolare del centro estetico

Come è ovvio, il proprietario di centro estetico è stato arrestato. A darne conferma è stato Juan Carlos Restrepo, comandante della polizia metropolitana. Il salone di bellezza è stato chiuso. La polizia sta facendo le dovute indagini: si tratta del sesto caso di morte dall'inizio dell'anno per procedure cosmetiche "inusuali". Le vittime di questa leggerezza sono donne che non si afffidano a medici, ma a "lookmaker" improvvisati chirurghi che si rendono responsabili di crimini quali esercizio abusivo della professione medica e successivo omicidio colposo. Il marito della vittima, Alejandro Uribe, ha dichiarato che ci sono registrazioni audio con le voci delle persone che hanno eseguito l'intervento che le inchiodano alle loro responsabilità.

Ma sua moglie non tornerà più a casa.

Allarme decessi per procedure estetiche

Secondo i dati diffusi dalle autorità colombiane, a livello nazionale sarebbero già 30 le donne decedute nel 2017 per interventi simili dopo essersi affidate a centri estetici che, a prezzi abbordabili, offronto trattamenti che non potrebbero fare. La Colombia è il decimo paese al mondo dove è praticata con estrema disinvoltura la chiururgia estetica, ma anche ritocchi e ritocchini in centri che non offrono la dovuta sicurezza. E tutto ciò, spessso solo per l'assurda velleità di assomigliare alla star di riferimento. L'allarme è stato lanciato l'anno scorso da una giornalista, Lorena Beltran rimasta deturpata dopo un'operazione di riduzione al seno non riuscita. La giornalista ha lanciato la campagna "Chirurgia sicura ora", ma senza i dovuti controlli resta lettera morta.