La discussione sulla legalizzazione e regolamentazione dei derivati della canapa indiana – ovvero hashish e marijuana, le cosiddette droghe leggere – continua da anni a tenere banco in Italia come nel resto del mondo occidentale. Sono moltissimi infatti i paesi che hanno cambiato la legislazione in materia, sia per quanto riguarda l'utilizzo dei derivati della pianta a livello farmacologico-terapeutico che dal punto di vista ricreativo e della modifica delle sanzioni civili e penali per i consumatori.

Legalizzazione, una tema centrale nel dibattito socio-politico

In Italia il tema è caldissimo, la discussione rappresenta sicuramente un terreno estremamente fertile per il dibattito socio-politico. Negli ultimi tempo però, ad esprimersi in materia sembrano essere più che altro gli artisti, soprattutto quelli che possono vantare un seguito significativo, e per certi versi, spostare ancor più opinioni dei politici.

Emblematico in tal senso il recente caso di Jovanotti e Fabri Fibra che, a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro, hanno manifestato, seppur con racconti di vita molto diversi, il loro assoluto supporto alla causa della legalizzazione.

Il primo lo ha fatto chiedendo una canna in televisione, il secondo invece, dichiarando di essere stato costretto a fumare il cosiddetto 'puzzone', ovvero il fumo di scarsa qualità, tagliato con sostanze spesso molto pericolose, che probabilmente cesserebbe di esistere se il commercio dei derivati del THC venisse regolamentato.

Il rapper di Senigallia ha però ammesso anche di aver avuto non pochi problemi negli ultimi anni a causa di quella che ha definito una vera e propria dipendenza da marijuana.

Dichiarazioni per certi versi inaspettate che hanno fatto discutere, soprattutto tra i più giovani, relativamente a quelli che potrebbero essere i reali problemi causati dalla sostanza in seguito ad un consumo protratto per molti anni.

Crisi di panico e erba legale, Coez spiega i suoi problemi con l'erba

Sulla scia di Fabri Fibra le recenti dichiarazioni di COEZ, il cantante e rapper romano, autore di uno degli album più ascoltati del 2017, ha raccontato di aver smesso con le canne a causa delle crisi di panico che gli causavano, aggiungendo inoltre di non riuscire a consumare neanche la cosiddetta 'erba legale' – che teoricamente non dovrebbe avere alcun effetto psicotropo degno di nota a causa del bassissimo livello di THC – testata soltanto una volta, con conseguenze a dir poco spiacevoli.

Queste le parole dello storico membro dei Brokenspeakers rilasciate a Esquire.com:

'Non fumo neanche più le canne, ho smesso perché mi facevano venire le crisi di panico. Soltanto l'altra sera c'è stato un piccolo incidente di percorso, un mio amico mi ha fatto provare quella marijuana legale senza THC, solo per rilassarsi, ed ero fattissimo. Mi è salita una botta incredibile. Non la proverò mai più. Mio fratello mi aveva detto: guarda che è impossibile, con questa non può succederti niente. E invece…'