A cinque anni da quella fatale infezione che obbligò i medici ad amputarle la gamba destra, Lauren Warren, modella ventinovenne originaria di Los Angeles, potrebbe perdere anche l’arto sinistro a causa delle conseguenze di quanto accaduto nel 2012.

La patologia che colpì l’allora ventiquattrenne Lauren è conosciuta come ‘sindrome da shock tossico’, causata dall’utilizzo di un assorbente interno, che tuttavia non era riportata tra gli effetti collaterali sulla confezione dei tamponi acquistati dalla modella.

La TSS causata da un rampone

Era il 3 ottobre del 2012, Lauren aveva utilizzato come era solita fare durante il ciclo mestruale un tampone interno e, dopo aver dormito diverse ore, al risveglio aveva accusato febbre molto alta e, a seguito del trasporto in ospedale, era stata colpita da un attacco cardiaco provocato da un’infezione in corso.

Sebbene si fosse compreso che la causa dello shock settico fosse in realtà l’assorbente indossato diverse ore prima, l’organismo della ragazza era ormai profondamente compromesso e la sepsi diffusa al punto che per i medici non si presentò alcuna alternativa se non quella di amputare la gamba destra all’altezza del ginocchio e parte del piede sinistro.

Sarebbe proprio quest’ultimo ad aver dato inizio ad un nuovo calvario per la modella, che aveva brillato sulle passerelle della New York fashion Week sfilando con una protesi in oro.

L'amputazione della gamba sinistra

Il piede sinistro, dal quale erano state amputate le dita ed il tallone, viene definito dalla ventinovenne come "un’ulcera aperta", una piaga che le causerebbe dolori cronici al punto che, confessa alle pagine di InStyle, in pochi mesi si potrebbe essere costretti a procedere all’asportazione dell’arto sinistro per il quale non ci sarebbe purtroppo più nulla da fare.

La battaglia contro la TSS

A seguito della terribile esperienza Lauren, oltre a portare avanti la carriera da modella indossando la sua protesi, si è anche dedicata con grande dedizione alla battaglia per garantire un’esaustiva informazione circa la sicurezza dei prodotti per l’igiene femminile, ponendo in particolare l’accento sulla sindrome da shock tossico.

La TSS, individuata agli inizi degli anni ’80 ed associata all’uso degli assorbenti interni, colpisce ogni anno una donna su centomila ed è una rara complicazione di un’infezione batterica da stafilococco, la cui insorgenza può essere evitata con semplici precauzioni, come l’alternanza di assorbenti interni ed esterni ed una corretta igiene intima.