Numerosi delitti rimasti irrisolti, che hanno sconvolto la Francia negli ultimi anni, potrebbero essere stati compiuti dalla stessa mano. Infatti gli investigatori della Savoia in queste ore stanno riesaminando alcuni degli omicidi più efferati compiuti recentemente in zona, per trovare eventuali punti in comune e nuove prove alla tesi che sta prendendo piede: un serial killer potrebbe aver lasciato dietro di sé una lunga scia di sangue. Al centro delle indagini c’è Nordahl Lelandais. L’uomo, 34 anni, in passato è stato cacciato dalle unità cinofile dell’esercito per problemi comportamentali.

La sua fedina penale si è macchiata nel tempo di numerosi reati: dalla condanna per aver incendiato un ristorante, alle accuse di percosse subite dalle ex compagne, passando per il consumo e lo spaccio di droga.

La bimba scomparsa al matrimonio

Nordahl Lelandais è indagato per il rapimento e l’omicidio della piccola Maëlys de Araujo, 9 anni, scomparsa nel nulla lo scorso agosto, mentre partecipava con i genitori ai festeggiamenti per un matrimonio. Ad inchiodarlo un filmato che riprende la sua auto allontanarsi dal luogo del rapimento, con lui alla guida e una figura esile con un abito bianco, simile a quello che indossava la bambina quel giorno, seduta al suo fianco. L’uomo è stato arrestato, mentre a distanza di mesi le ricerche della vittima non hanno ancora portato nessun risultato.

Tra l’altro, gli inquirenti che hanno esaminato i computer dell’ex militare hanno trovato alcune inquietanti ricerche sul web dei modi in cui è possibile far sparire un corpo. Inoltre, con uno strano effetto domino, nel giro di pochi giorni si sono moltiplicati i casi sospetti in cui il presunto serial killer potrebbe essere implicato.

Una lunga serie di casi sospetti

Gli investigatori hanno iniziato ad associare il nome di Lelandais anche alla scomparsa di Arthur Noyer, caporale dell’esercito di cui si erano perse le tracce da aprile, fino a quando non è stato recuperato solo il cranio, identificato grazie all’esame del DNA. Gli uomini della procura di Chambery, esaminando i segnali dei cellulari, hanno scoperto come i due si trovassero molto vicini, poche ore prima del delitto.

Ma non finisce qui: desta sospetti anche la sparizione del 24enne cuoco belga Adrien Mourial, che non ha dato più notizie di sé mentre si trovava nei pressi del lago di Annecy, sempre nella zona battuta da Lelandais. Inoltre sono stati riaperti i casi di due uomini svaniti nel nulla sempre in Savoia, vicino ad Albertville; uno in particolare, Jean-Christophe Morin, avrebbe frequentato alcuni parenti dell’indagato. Una sequenza impressionante di vicende che si è allargata sempre più e che va indietro nel tempo addirittura fino al 2003, anno di un fatto di cronaca che ha scosso l’opinione pubblica francese. Estelle Mouzin, una bimba di 9 anni, non venne più ritrovata dai genitori, che abitavano nei dintorni di Parigi.

Anche Nordahl, allora diciannovenne, in quel periodo era di stanza con l’esercito nei pressi dalla capitale, a 150 chilometri dal luogo della scomparsa. Per ora non ci sono riscontri su questi ultimi episodi, ma il sospetto che Lelandais possa essersi macchiato di numerosi altri omicidi cresce di ora in ora.