la giovane vita di Michela Deriu (22 anni) si sarebbe spezzata a causa di un ricatto mortale. La ragazza viveva a Porto Torres (Sassari) ed esercitava la professione di barista. Michela è stata trovata senza vita la notte tra il 4 e il 5 Novembre scorso. La poverina si era impiccata con il guinzaglio del cane presso la casa di un'amica nell'isola della Maddalena. Abbiamo parlato di "ricatto mortale", ma in realtà potrebbero essere varie le cause per le quali la 22enne si sarebbe suicidata. La morte di Michela Deriu è al centro di un'inchiesta aperta dalla procura poco dopo il decesso della ragazza.

Risulta interessante a fine di indagini un biglietto scritto da Michela poco prima di lasciare questo mondo. Nel messaggio, la barista parlava di alcuni "scheletri del passato" che sarebbero riemersi dopo tanto tempo. Michela continua aveva però chiarito di aver sistemato tutto. Gli inquirenti hanno iscritto al momento tre persone nel registro degli indagati: una donna e due giovani di 23 e 28 anni.

A coordinare le indagini il procuratore Gianluigi Dettori, che contesta ai tre indagati ben tre (gravissime) accuse: diffamazione aggravata, tentata estorsione e istigazione al suicidio. Tuttavia, la vicenda è ancora piena di enigmi e misteri da svelare. Come afferma anche la nota rivista settimanale giallo diretta da Andrea Biavardi: "La chiave per risolvere il giallo potrebbe essere proprio la frase scritta da Michela poco prima di morire".

La frase menzionata dal settimanale è proprio quella di cui abbiamo parlato poc'anzi: "Ho sistemato tutto". A cosa si riferiva la ragazza con tale affermazione? E, ammettendo avesse un non meglio specificato problema in seguito sistemato, perché poi si sarebbe tolta la vita?

Michela Deriu: qualcuno aveva minacciato la ragazza

Qualche individuo senza scrupoli aveva minacciato la povera Michela Deriu, tramite un filmato compromettente. Stiamo parlando di un video a luci rosse con protagonista la stessa Michela. Tuttavia, nell'ultimo messaggio lasciato poco prima di morire, la ragazza aveva scritto di aver risolto tutto.

Ancora non si comprende a cosa volesse alludere, Tuttavia, gli investigatori sono sicuri che la frase "Ho sistemato tutto" sia la soluzione del giallo. Arianna Denule, avvocato della famiglia Deriu, ha dichiarato: "Siamo convinti che Michela non sia andata a casa dell'amica con l'intenzione di suicidarsi".

Michela Deriu: il filmato proibito e i debiti contratti

Come già esplicato, sulla testa di Michela pendeva una pericolosa spada di Damocle: un filmato a luci rosse che la giovane aveva girato assieme ad altri due ragazzi. Un video compromettente che qualcuno aveva minacciato di rendere noto. Ad un'amica, la giovane barista aveva confidato: "Lo stanno facendo vedere a tutti". Un "voyeurismo inconsapevole" ha definito la psicanalista Vera Slepoj questo triste fenomeno dei filmini erotici girati da numerosi ragazzi; un modo di guardare o di mostrare con lo scopo di sedurre, che però può avere conseguenze davvero pericolose.

Come dimenticate ad esempio il triste caso di Tiziana Cantone (30 anni al momento della morte)? Probabilmente, spiega la Slepoj, un modo per esorcizzare la solitudine, quel morbo che infetta violentemente la maggior parte della società odierna, soprattutto i ragazzi.

Tornando alla Deriu, chi mai avrebbe potuto diffondere quel video? Sicuramente qualcuno che odiava la ragazza o che aveva quantomeno qualche conto in sospeso con lei. A venirci in aiuto sono gli inquirenti che hanno affermato: "A diffondere il video non sono stati gli indagati, ma il creditore di Michela". Esatto: La barista di Porto Torres aveva contratto dei debiti. Una somma di denaro che la ragazza avrebbe dovuto restituire e che rappresentava, assieme al fatto del video, la principale causa di preoccupazione della 22enne. Per aggiornamenti su questa ed altre notizie di cronaca nera, continuate a seguirci.