Un pregiudicato 52enne di Napoli non ha pagato per un lustro il proprietario dell'abitazione che aveva in affitto e, nonostante questi gli avesse chiesto numerose volte di lasciare la sua casa, ha rifiutato aggredendolo. Dopo ben cinque anni di occupazione abusiva dell'immobile, situato in Via Cannavino a Napoli, senza destinare la somma concordata e regolarmente sottoscritta con un contratto, sabato mattina, l'affittuario - all'ennesima richiesta di lasciare l'abitazione - ha chiamato l'uomo chiedendogli addirittura dei soldi per sgomberare il suo appartamento.

Dopo l'estorsione parte l'aggressione

Subito dopo la richiesta, naturalmente rifiutata dal padrone di casa, il pregiudicato ha reagito brutalmente aggredendolo con un martello. Il malcapitato è stato salvato dal provvidenziale intervento degli agenti della polizia locale, che hanno evitato accadesse il peggio. In particolare, i poliziotti di “Pianura” si trovavano in zona per gli abituali controlli relativi ad alcuni soggetti sottoposti agli arresti domiciliari, quando si sono accorti di quanto stava accadendo nelle vicinanze. Infatti, mentre gli agenti si apprestavano ad ispezionare un pregiudicato ristretto in casa, hanno visto un uomo con una vistosa ferita alla testa, dalla quale schizzava copiosamente sangue.

Lo sventurato ha raccontato ai poliziotti di essere stato chiamato dal suo inquilino, debitore da anni, il quale non solo non voleva dargli la pigione arretrata, ma pretendeva da lui perfino cinquemila euro in contanti, per andar via dal suo alloggio. Dopo le pretese - a cui l'uomo non ha voluto soccombere - è stato colpito alla testa con un martello.

Il proprietario ha raccontato agli agenti che, preoccupato per la sua vita, ha cercato prima di schivare i fendenti e poi una volta privato dell'arma il suo aggressore, è riuscito a scappare. L'inquilino violento però, non contento, ha impugnato un giravite e ha rincorso il padrone di casa per le scale, quest'ultimo giunto in strada - notando una volante della polizia - ha dato l'allarme.

Nel frattempo, il 52enne, vedendo i poliziotti è scappato, rinchiudendosi nella casa di un vicino. Gli agenti, vista la situazione complicata, hanno chiesto aiuto al comando l’invio di altri colleghi sul posto e contemporaneamente hanno fatto incursione nell'appartamento del dirimpettaio, un 59enne sottoposto ai domiciliari. L'uomo alle domande dei poliziotti ha negato la presenza dell'aggressore in casa sua, ma gli agenti hanno avviato i controlli, trovando il ricercato nascosto in camera sotto al letto.

Il 52enne, scarcerato appena sette giorni fa, è stato nuovamente arrestato e rinchiuso nel carcere di Poggioreale, accusato di tentata estorsione aggravata e lesioni gravissime aggravate. Il suo vicino di casa, invece, è stato denunciato, in stato di libertà, per il reato di favoreggiamento personale e violazione degli obblighi della misura a cui era obbligato.

Gli inquirenti hanno provveduto a sottoporre a sequestro sia il martello, ancora macchiato di sangue, che il cacciavite. Lo sfortunato proprietario, a causa delle ferite profonde alla testa, è stato soccorso dai sanitari del 118 e ricoverato nel vicino nosocomio.