Sognava una notte di passione sfrenata in stile film a luci rosse. Un triangolo bollente da mettere in atto dopo non che non era rimasta soddisfatta al termine del rapporto con il partner. L’episodio è avvenuto alcuni mesi in fa in Scozia dove due coppie di italiani risiedono da tempo per questioni lavorative.Tra il 22 e il 23 maggio 2017 nell'appartamento di Lauriston Terrate che l'uomo condivideva con un connazionale, presente al fatto, va in scena una notte di alcol e sesso. A notte inoltrata una quarantatreenne ha fatto irruzione nella camera dell’amico, uno chef originario di Cassino, e della compagna per consumare un rapporto intimo.

La donna, visibilmente su di giri, avrebbe espresso insoddisfazione per la prestazione del fidanzato. Senza fare giri di parole la pugliese ha espresso la volontà di unirsi alla coppia per vivere con loro un’esperienza particolare. Il quarantaquattrenne ha manifestato una certa titubanza ed ha successivamente rifiutato la proposta piccante. Un gesto che ha mandato su tutte le furie la focosa amica che si è avventata sui suoi testicoli.

Insoddisfatta della prestazione del fidanzato

Nel giro di pochi istanti la serata trasgressiva ha rischiato di trasformarsi in una tragedia. La pugliese ha letteralmente preso a morsi i genitali del ciociaro fino a strappargli un testicolo. La situazione è parsa fin da subito grave con la compagna che ha immediatamente allertato i soccorsi.

In poco tempo l’uomo è stato trasportato all’ospedale di Edimburgo dove è stato operato d’urgenza. L’intervento è perfettamente riuscito ed il quarantaquattrenne è riuscito ad evitare drammatiche conseguenze. A distanza di sette mesi la protagonista del folle gesto è stata condannata a restare a casa dalle ventidue fino alle sei del mattino dalla Suprema Corte di Edimburgo.

L’inibizione durerà per sei mesi con la quarantaquattrenne che dovrà versare una provvisionale di 500 sterline all’ormai ex amico.

La provvisionale sarà devoluta in beneficenza

Da rilevare che lo chef di Cassino ha già comunicato l’intenzione di devolvere la cifra in beneficenza. Il giudice ha anche stabilito che la pugliese dovrà corrispondere 1000 sterline alla vittima per ogni punto di sutura applicato dai medici della struttura sanitaria scozzese. La vicenda ha fatto il giro del web ed ha fatto discutere molto nella città italiane di origine dei protagonisti.