Finalmente una buona notizia dalla Cina. In questi giorni il mondo è con il fiato sospeso a causa dell'incidente disastroso della petroliera affondata proprio nel Mar della Cina. Invece quella che vi stiamo per dare è un'ottima notizia che riguarda gli animali, in particolare il maestoso elefante.

Dal 1 gennaio 2018 stop al commercio di avorio

Ecco l'ottima notizia che arriva dalla Cina. Il paese dell'estremo oriente rappresenta, e speriamo di poter dire definitivamente, 'rappresentava', il più grande mercato mondiale di avorio. Lo sfortunato fornitore di questo materiale considerato prezioso è l'elefante, che viene braccato e ucciso solo perché possiede zanne in avorio.

Ebbene, dal primo dell'anno la Cina ha abolito questo commercio mortale, vietando sia l'avorio sia tutti i suoi derivati.

WWF: popolazioni di elefanti africane diminuite del 66%

Per capire come questa pratica, oltre ad essere una vera e propria tortura per gli animali, rappresenti un disastro ambientale, ci si può riferire ai dati diffusi dal WWF. Secondo l'associazione, che ha portato avanti per anni campagne contro la caccia all'avorio, tra il 2008 e il 2016, in Camerun, Repubblica del Congo, Repubblica Centrafricana e Gabon, la popolazione degli elefanti sarebbe diminuita del 66%. Lo dice Zhou Fei, che è il responsabile del programma per il commercio della fauna selvatica del Wwf in Cina. Anche in Africa si sta facendo di tutto per contrastare il bracconaggio, e la decisione presa dalla Cina rappresenta a livello internazionale un passo avanti importantissimo.

ONU: tutti i Paesi si adeguino

Come spesso accade, quando un Paese dà il buon esempio, si genera una sorta di reazione a catena virtuosa. È quello che di fatto sta chiedendo l'Organizzazione delle Nazioni Unite. L'ONU ha chiesto formalmente a tutti i Paesi del mondo di vietare il commercio di avorio e tanti di loro si stanno già adeguando.

Lo dice il Ceo di WildAid Peter Knight, sottolineando come l'esempio della Cina sia cruciale. Manca all'appello ancora l'America, che si sta purtroppo ritirando dagli impegni assunti in campo ambientale.

Cina: Paese di grandi e 'piccoli' uomini

La Cina sta mettendo in atto anche una serie di iniziative che riguardano i paesi confinanti.

Dove è presente con i suoi negozi di vendita di avorio e derivati infatti, sta provvedendo a far chiudere queste attività commerciali. È presente con ben 172 negozi di avorio all'estero, e di questi ne sono stati chiusi sinora 67. Sono notizie che fanno bene, perché mostrano come le superpotenze possano concretamente fare qualcosa di buono per il mondo. Del resto se i piccoli cinesi sono tutti come il bimbo 'Fiocco di neve', il bambino che ha percorso 4 chilometri sotto la neve per andare a scuola, il futuro della Cina promette bene!

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