Non è la prima volta che Cristina Bertuletti, eletta sindaco di Gazzada Schianno, piccolo comune in provincia di Varese, sotto le insegne della Lega di Matteo Salvini esprime pareri sui social che definire politicamente scorretti è davvero limitativo.

"Visto che è il giorno della #memoria, ricordatevi di andare a pijarlo n culo" questo, testuale, il post pubblicato sui suoi profili social dall'amministratrice del carroccio, in occasione della giornata del ricordo delle vittime dell'olocausto. Una frase così vergognosa è già riprovevole di suo, ma è ancora più grave se l'autore è un cittadino che ricopre incarichi pubblici.

Come è facile immaginare, dopo la pubblicazione del post contro di lei non solo si è scatenata la rete, ma anche i portavoce di molteplici associazioni e partiti politici prima locali poi, diffusasi la notizia, nazionali.

I commenti più duri provengono dall'Associazione Nazionale partigiani e dall'#Arcigay che chiedono le dimissioni immediate dalla carica di primo cittadino di Cristina Bartuletti.

I milioni di persone che sono morti nei lager nazisti, scrive Ester De Tomasi dell'Anpi, hanno sacrificato la loro vita anche per fare in modo che tutti abbiano diritto di espressione, ma questa signora questo diritto lo ha usato per parole che definire vergognose è poco.

Rincara giustamente la dose la nota diffusa da Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese scrivendo che nessun pubblico amministratore dovrebbe veicolare questo genere di messaggi con toni goliardici che non solo non fanno divertire nessuno, ma offendono la memoria di milioni di morti innocenti.

Il documento termina con l'invito alla sindaca Bertoletti di presentare immediatamente le dimissioni dal suo incarico amministrativo perchè non degna di rappresentarlo a nome di tutti i cittadini.

Non è la prima provocazione della Bertuletti

I post del sindaco finito nella bufera sono spesso discutibili e provocatori. Nel mirino la sinistra, i migranti ed i sindacati.

Nel marzo di due anni fa auspicava la pena di morte per Annamaria Furlan, leader nazionale della Cisl, mentre in un altra occasione si augurava la reincarnazione del #Duce, Benito #Mussolini, evocato anche in un post dai tratti deliranti dove, parole sue, invitava "Tutti a far colazione al bar dell'ospedale di Legnano! Dux lux" corredando il post con una foto inneggiante al saluto fascista.

Non poteva mancare, in questa galleria degli orrori un invito rivolto ai fedeli della chiesa cattolica ad uscire, testuale, dai "confessionali"invitandoli ad accogliere a casa loro "un paio di extracomunitari clandestini" definendoli farisei capaci solo a strillare contro quei cattivoni razzisti che invocano l'uso del lanciafiamme contro i migranti che sbarcano con i barconi.