Un autentico boom nelle vendite è quello che sta accadendo agli hoverboard. Si tratta di una specie di skateboard di ultima generazione, una tavola su due ruote auto-bilanciata adibita al trasporto personale. Non è propriamente un giocattolo perché si tratta di un vero e proprio mezzo di trasporto che ha velocità differenti a seconda del modello tra i 12 ed i 20 Km/h. Utilizzato indistintamente da bambini, ragazzi ed anche adulti rientra tra i mezzi la cui circolazione è soggetta a precise regole del codice della strada. Nelle nostre città si vedono spesso ragazzini a bordo di questi nuovi mezzi, ma altrettanto sovente è vedere uomini e donne, in giacca e 24 ore che utilizzano il mezzo per andare al lavoro.

Ma siamo sicuri di sapere dove è lecito utilizzare questa novità che può risultare pericolosa per l’incolumità di chi la utilizza o delle altre persone? Ecco alcune cose da sapere e cosa si rischia dal punto di vista delle norme di circolazione.

Disciplina nel Mondo

Facili da utilizzare e facili da trasportare la presenza degli Hoverboard non riguarda solo le strade, ma anche i parchi, i marciapiedi, i centri commerciali e così via. lo strumento è a trazione elettrica e si basa su un meccanismo innovativo uscito in Cina nel 2014 e diffuso prima negli USA e poi anche in Europa. Una tavola simile allo Skateboard ma che si utilizza orizzontalmente rispetto alla posizione del passeggero e non verticalmente come si usa lo skateboard.

Una tavola su due ruote spinte da un meccanismo elettrico che si ricarica alla presa della corrente delle nostre case. La velocità come dicevamo è un fattore molto importante ma altrettanto dal punto di vista della pericolosità. Il ritardo con cui è arrivato in Italia, tra fine 2015 ed inizio 2016 è dovuto proprio al fatto che andavano capiti i perimetri di utilizzo di questi strumenti in base alle normative vigenti.

Negli altri paesi infatti, non è raro trovare restrizioni all’utilizzo di queste nuove apparecchiature. Basti pensare che in Germania è vietato circolare con queste tavole sulle strade pubbliche, mentre in Scozia lo è sui marciapiedi. Restando nel Regno Unito, in Galles si può utilizzare solo in aree private e addirittura in certe nazioni si pensa di regolamentarne l’utilizzo tramite patenti e attestati.

Evidente il pericolo per l’incolumità pubblica che deriva da questi mezzi di trasporto innovativi.

Cosa succede in Italia?

Nei negozi di elettronica e nei centri commerciali ma non solo, esistono settori dedicati esclusivamente a queste tavole elettriche. Il regalo di Natale più ambito del 2017 è stato sicuramente l’Hoverboard e le statistiche lo confermano. Nei Campus universitari è facile trovare studenti che si spostano sugli Hoverboard e all’Estero ci sono Università che ne hanno già vietato l’utilizzo. Anche in Italia l’uso degli Hoverboard non sempre risulta essere legale ed è soggetto a sanzioni e multe che provengono dal Codice della Strada. Anche non essendo propriamente disciplinati dal Codice, gli Hoverboard rientrano nei cosiddetti acceleratori di andatura, al pari proprio degli skateboard e dei pattini ed il loro utilizzo non è consentito sulle carreggiate stradali e nelle aree pedonali.

Multe a partire da 25 euro e fino a 99 euro, questo quello che è previsto per i trasgressori. Dal punto di vista legale inoltre, se è minore colui che viene sorpreso a circolare su questi Hoverboard nelle aree di divieto, la multa è comminata ai genitori o a chi ne ha la tutela. In definitiva si possono utilizzare nelle aree private, nei parchi, nei giardini no sulle aree dedicate come possono essere considerate le piste ciclabili. Essendo mezzi di locomozione nuovi e inesistenti come casistica sul Codice della Strada perché inesistenti alla data di pubblicazione dello stesso, i dubbi interpretativi che riguardano l’utilizzo degli Hoverboard permangono. C’è chi li considera alla stregua di un ciclomotore o un motociclo perché trattasi di veicoli a motore su due ruote con velocità superiore ai 6 Km/h come disciplinati dal Ministero dei Trasporti.

In questo caso servirebbe l’omologazione del mezzo ed eventualmente un documento che consenta a chi lo utilizza di guidarlo. Una novità che c’è da scommetterci, presto sarà oggetto di un aggiornamento normativo perchè tempo fa l'applicazione della norma del Ministero dei Trasporti a Trento ha provocato una multa ad una signora che spingeva il passeggino andando a bordo dell'Hoverboard. E la multa non è stata di 99 euro ma di 1.200 perché i vigili urbani hanno contestato la mancata targa, l'assenza del casco e la non assicurazione del mezzo. Inoltre, veicolo sequestrato e 5 punti in meno sulla patente a quella sfortunata e "spovveduta" signora. Un vuoto normativo che deve essere necessariamente colmato.