Continuano le indagini per riportare a casa Rosa Di Domenico, la quindicenne scomparsa da Sant'Antimo il 24 maggio del 2017.

Arriva la notizia che Alì Qasib, indagato per sottrazione di minore - poiché ritenuto colpevole di aver costretto la ragazzina a recarsi prima a Brescia, per poi portarla altrove - sia stato avvistato in Germania e poi in Belgio.

Nonostante gli inquirenti e i genitori ritengano che il rapitore della giovane sia il 28enne pakistano che la ragazzina ha conosciuto su facebook, lo straniero continua ad essere avvistato senza Rosa.

L'extracomunitario - resosi irreperibile in Italia da quando è scomparsa la quindicenne - è stato recentemente avvistato più volte in diverse città della comunità europea, ma sempre da solo. Il dubbio, è che l'uomo abbia inscenato le sue "comparsate" grazie ad una rete di persone compiacenti, con lo scopo di sottrarsi alle sue responsabilità e non far ritrovare l'adolescente. Secondo gli inquirenti inoltre, ci sarebbero soggetti che coprirebbero e aiuterebbero il ventottenne a nascondere la piccola scomparsa. Quello che appare ormai certo è che Alì Qasib in questo momento si trova all'estero, dove ha lasciato negli ultimi tempi numerose tracce di se. Secondo gli investigatori, Rosa si troverebbe con lui, anche se ha mandato un videomessaggio ai suoi familiari per rassicurarli e far ritirare le denunce presentate contro il 28enne.

A preoccupare sono: il suo volto apparso coperto da un pesante trucco, che coprirebbe segni di violenze, e gli occhi bassi intenti a leggere un testo scritto da qualcun'altro. Il pakistano, come se non bastasse, è anche accusato di detenzione di materiale pedopornografico, che avrebbe estorto alla ragazzina prima con il lavaggio del cervello e poi attraverso minacce.

La rete si mobilita per aiutare i familiari

Gli internauti si sono mobilitati per trovare la giovane, attraverso la campagna on line "Vogliamo Rosa Di Domenico a casa" a cui hanno aderito oltre settemila iscritti in pochissimi giorni.

L'obiettivo è quello di aiutare i familiari nel ritrovamento. Un segnale di solidarietà e di affetto nei confronti dei genitori, i quali recentemente hanno dichiarato di sentirsi abbandonati dalle istituzioni.

Al gruppo possono aderire tutti coloro che intendono dare un contributo. E' possibile iscriversi firmando la petizione.

Ad occuparsi della scomparsa anche la stampa estera

Il caso è stato trattato anche dagli organi di stampa tedesca. Proprio oggi, 17 gennaio 2018, sul sito tedesco di Bielefeld, "Tag24" è stato pubblicato un articolo dal titolo "Dove si trova Rosa Di Domenico?". Il contributo dei media tedeschi è di fondamentale importanza per la divulgazione delle foto identificative, utili al ritrovamento. Lo spostamento in Belgio, ancora da confermare, pare si sia reso necessario dopo il tentativo del pakistano di ottenere dei nuovi documenti, che avrebbero consentito alle autorità locali di identificarlo.